Fiori e poesie per l’ultimo saluto a Valentina

Chiesa di Montuzza gremita per i funerali della ragazza stroncata da un’infezione fulminante
Di Giulia Basso
Lasorte Trieste 24/02/16 - Montuzza, Funerale Valentina Chiaruttini, NON FIRMARE GRAZIE
Lasorte Trieste 24/02/16 - Montuzza, Funerale Valentina Chiaruttini, NON FIRMARE GRAZIE

Amici, colleghi, ma anche semplici conoscenti. Era gremita ieri mattina la Chiesa di Sant’Apollinare di Montuzza, per l'ultimo saluto a Valentina Chiaruttini, la ragazza di 35 anni morta all'improvviso la settimana scorsa per una grave infezione. Nell'aria il silenzio e lo sgomento per una tragedia che appare inspiegabile, perché fino a pochi giorni fa Valentina stava bene e nulla lasciava presagire un così triste epilogo. La giovane - della cui vicenda hanno parlato le cronache cittadine, perché dopo il suo ricovero a Cattinara per un'infezione fulminante, la sede di Roiano della Genertel dove lavorava come impiegata è stata evacuata per precauzione - lascia un marito e una figlia piccola.

Al suo funerale in tanti hanno portato un fiore e per ricordarla, accanto al feretro, è stata posta una foto che la ritrae in un momento di gioia, vestita a festa e con uno splendido sorriso. In molti hanno voluto esprimere la propria vicinanza alla famiglia con un abbraccio, l'unico gesto possibile quando le parole vengono a mancare, quando il dolore si mischia allo sconcerto. Sono ancora tanti gli interrogativi che ruotano intorno alla sua morte improvvisa: «Ho accettato con un certo timore di celebrare questo funerale - ha detto il sacerdote in apertura della cerimonia -, perché la morte di Valentina ha lasciato tutti sgomenti. Ciascuno di voi sarà qui con grosso sconcerto e tante domande nel cuore e io stesso ho riflettuto molto su questa vicenda, non da ultimo sull'incapacità della medicina di evitare una tragedia come questa. Valentina la conoscevo bene, eravamo amici perché le sono stato vicino in due momenti importantissimi della sua vita: il suo matrimonio e il battesimo di sua figlia». E ai presenti il sacerdote chiede di ricordarla così, come una donna che nell'amore per la propria famiglia e nell'etica del lavoro ha trovato la propria realizzazione e felicità. «Ci sono eventi che gli uomini non riescono a spiegarsi, ma fanno parte del disegno di Dio, a noi sconosciuto – ha spiegato -. Il mondo ritiene fortunato chi vive a lungo, ma Dio guarda alla pienezza del cuore. Per quanto giovane Valentina era riuscita a realizzare una completezza di vita e un appagamento che non si misurano con gli anni passati su questa terra, ma con la purezza del cuore. La sua morte prematura è un invito per tutti noi a vivere la vita e il presente con intensità e autenticità, a non attendere. Valentina ora ci aspetta tra gli angeli».

L'ultimo saluto a Valentina, il più straziante, l'ha voluto dare il marito, con una poesia. «La morte non è nulla. Non conta. Non è successo nulla. Tutto resta esattamente com'era. Io sono io e tu sei tu e la vita passata che abbiamo vissuto insieme è intatta. Quello che avevamo prima l'abbiamo ancora. Sorridi, prega per me e pensa a me. Perché dovrei essere fuori dai tuo pensieri e dalla tua mente solo perché sono fuori dalla tua vista? Ci incontreremo di nuovo».

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