Fiume, Comunità degli Italiani in festa per i settant’anni

FIUME. È uno dei poli dell'italianità fuori dai confini del Bel Paese. E si appresta a celebrare solennemente domani i suoi 70 anni di attività. La Comunità degli italiani di Fiume è stato il primo tra i sodalizi dei rimasti a venire alla luce nell'allora Jugoslavia: il Circolo italiano di Cultura (è così che si chiamavano queste associazioni) venne ufficialmente alla luce il 3 agosto del lontano 1946, con primo presidente il professore Arminio Schacherl.

Qualche mese più tardi, l'11 novembre dello stesso anno, fu ufficialmente inaugurata la sede del sodalizio che si trovava nello storico Palazzo Modello, posto tra il Mercato centrale e il Corso, uno tra gli ambienti più belli e rappresentativi della città. Proprio l'11 novembre (ore 18), a 70 anni di distanza, si terrà a Palazzo Modello la cerimonia solenne che andrà a celebrare l'importante anniversario, appuntamento che avrà l'alto patronato della presidente della Repubblica di Croazia, Kolinda Grabar Kitarovi„ e il sostegno del presidente della Repubblica Italiana, Sergio Mattarella.

Ieri nella sede del sodalizio (naturalmente a Palazzo Modello) si è svolta la conferenza stampa di presentazione dell'evento. La presidente della Comunità degli Italiani di Fiume, Orietta Marot, ha annunciato la presenza alla cerimonia dei vertici dell'Unione Italiana e dell'Università popolare di Trieste, di autorità statali, regionali e cittadine e di autorevoli rappresentanti del mondo degli esuli.

È stata confermata la partecipazione dell'ambasciatore d'Italia in Croazia, Adriano Chiodi Cianfarani, come pure di Amleto Ballarini, presidente della Società Studi fiumani di Roma, insignito quest'anno della Targa d'Oro "Stemma della Città di Fiume", prestigioso riconoscimento municipale. Si esibirà tra gli altri, il Coro Fedeli Fiumani, diretto da Lucia Malner.

(a.m.)