Fiume, polo nautico. Lanciato il bando per il nuovo marina di Porto Baross

Previsti 500 ormeggi. In ballo una concessione trentennale da cui Zagabria prevede di incassare 155 milioni di euro
Uno scorcio di Fiume in una foto d’archivio
Uno scorcio di Fiume in una foto d’archivio

FIUME A due anni dall'avvio dell’iter che ha portato a sdemanializzare l’area, il ministero croato del Mare, Trasporti e Infrastrutture ha bandito la gara pubblica per la costruzione del marina in porto Baross, a Fiume. Da parecchi anni ormai l’area praticamente dismessa (che prese il nome da Gabor Baross, ministro ungherese della seconda metà dell’Ottocento che contribuì alla modernizzazione dell'emporio fiumano) veniva citata soltanto perché ospitava la nave che appartenne a Tito, il Galeb, il cui lungo restauro è ormai alle battute finali.

Porto Baross diventerà dunque un porticciolo turistico situato nel pieno centro cittadino, con 500 ormeggi per imbarcazioni di medie e grandi dimensioni (compresi i maxiyacht) e una superficie utilizzabile di circa 106 mila metri quadrati. La concessione sarà di natura trentennale: lo Stato croato dovrebbe introitare complessivamente 155 milioni di euro.

La gara resterà aperta per 60 giorni, al termine dei quali le offerte saranno valutate da una speciale commissione governativa il cui responso sarà poi sottoposto al ministero. La decisione definitiva spetterà al governo croato. Stando alle condizioni della gara, esiste la concreta possibilità che la zona di concessione non riguardi esclusivamente porto Baross ma venga allargata fino al cosiddetto Bunker, situato sul molo De Franceschi, area che già da anni viene usata quale rimessaggio invernale per diversi megayacht.

L’apertura della gara, attesa da tempo, è stata commentata dal ministro croato del Mare, Trasporti e Infrastrutture Oleg Butković: «Il nuovo marina – ha rimarcato l’ex sindaco di Novi Vinodolski (Regione di Fiume) – contribuirà allo sviluppo di Fiume, che da città prettamente industriale si va gradualmente posizionando come località di richiamo turistico. Porto Baross - ha aggiunto Butković - rappresenterà il maggiore investimento nazionale nel settore dei porticcioli turistici, ed è destinato a cambiare parte delle abitudini dei fiumani, la cui città si orienterà finalmente verso» l’economia del mare in termini turistici: «L’avvio della struttura genererà anche posti di lavoro», ha detto ancora Butković precisando che «fin da ora l’interesse di potenziali concessionari europei è sostenuto». Il ministro ha parlato anche dei tempi lunghi che sono serviti per arrivare al bando di gara, ma «era necessario apportare modifiche al piano regolatore fiumano e procedere alla sdemanializzazione, passi che non si compiono in breve».

L’esponente del governo ha infine confermato che tra gli interessati all’area c’è la società Aci, partecipata dallo Stato, che detiene già 22 marina in Istria, Quarnero e Dalmazia e rappresenta la più grande catena di porticcioli turistici in Croazia e nel Mediterraneo. Ad avere stimolato le attenzioni dell’Aci è stata la possibilità di estendere la concessione anche su Riva passeggeri, come rilevato nel comunicato diffuso dall’azienda fondata nel 1983 dal manager dalmata Veljko Barbieri: «Possiamo confermare – si legge nella nota di Aci – l’interesse di Adriatic Croatia Internacional Club per la futura infrastruttura fiumana. Da tempo l’Aci ritiene che la concessione dovrebbe riguardare anche lo spazio portuale esterno a porto Baross e che va fino a molo De Franceschi. Il concorso contempla questa possibilità e l’Aci ne prende atto con soddisfazione».

Nessuna anticipazione invece è arrivata da parte di Zagabria su quelli che potrebbero essere i tempi di costruzione del marina di Fiume: è possibile comunque che diventi realtà in capo a due o tre anni. —


 

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