Flop del bando per artigiani in zona pedonale

Sono sette le piccole imprese artigiane che hanno avuto accesso ai fondi stanziati dalla precedente amministrazione per sostenere le attività insediate o che avrebbero voluto insediarsi nel centro storico e, in particolare, nella zona pedonale di via Sant’Ambrogio e piazza Cavour. Di sette richiedenti, però, solo due sono nuove aziende. Si tratta di un salone di estetista, in base ai documenti del Comune con la sede ancora da definire, e di una "ciclofficina", che Aldo Cechet sta per aprire in piazza Cavour, dove fino a qualche anno fa lavorava un negozio di abbigliamento sportivo. È sfumato, quindi, l’interessamento per la collocazione in centro di uno studio di progettazione navale, una nuova attività di calzolaio e per la riapertura di una realtà artigianale legata alla lavorazione del cuoio.
Visto il numero delle domande presentate e il tetto massimo fissato dal bando elaborato dal Comune (i contributi sono pari all’80% della spesa ammessa), sarà erogata meno della metà dei 200mila euro messi a budget dall’amministrazione Altran come misura per tentare di rivitalizzare il cuore di Monfalcone. A fronte di progetti di investimento per un totale di 112.907,65 euro il Comune erogherà un totale di 90.326,12 euro e lo farà in fasi diverse, a seconda dell’entità del contributo assegnato.
Si va infatti dai 3.065 euro assegnati, sui 3.832 richiesti, all’orafo Pier Giorgio Bonini, dell’omonima e storica gioielleria di corso del Popolo, ai 20mila ottenuti, su 25mila richiesti, da Giulia Perrone (salone di estetista) e Aldo Cechet (riparazione di due ruote, con e senza motore). Di poco inferiore ai 20mila euro (su un investimento di 24.495 euro) è la cifra riconosciuta ad Andrea Petric, del laboratorio orafo Andrea Gioielli di via Bixio. Le altre realtà che si sono fatte avanti, vedendo accolta la propria domanda, sono la Antica vetreria di via Sant’Ambrogio, che ha ottenuto 5.208 euro su un progetto di 6.510, il calzolaio di piazza Cavour Francesco Progenia (8.936 euro su 11.170 di preventivo) e l’odontotecnico, sempre attivo in piazza Cavour, Innocente Dell’Olivo (13.520 su 18.900 euro). Il contributo era finalizzato all’acquisizione di beni strumentali d’investimento (impianti, attrezzature, tecnologie, macchinari, arredi). Potevano essere inclusi nel preventivo e finanziati anche i beni acquistati in leasing, nonché le spese per l’abbattimento delle barriere architettoniche, risparmio energetico e insonorizzazione dello stabile. (la. bl.)
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