Folle inseguimento in centro, arrestato

Quarantacinquenne non si ferma all’Alt. Due Volanti riescono a fermarlo dopo mezz’ora. Ne scaturisce anche un incidente
Di Francesco Fain
Bumbaca Gorizia 26.02.2013 - Mappa inseguimento Fotografia di Ilaria Tassini
Bumbaca Gorizia 26.02.2013 - Mappa inseguimento Fotografia di Ilaria Tassini

Un inseguimento degno del più avvincente film americano. Fatto di sorpassi, improvvisi testacoda, rischiosissimi passaggi con il rosso a tutta velocità, con punte di 170 km/h. Tanto per non farsi mancare nulla c’è anche lo speronamento finale dell’auto della Polizia.

Non parliamo di Chicago e nemmeno del «Ciappina», fantomatico capo della Banda Dovunque. Teatro della vicenda sono le tranquille via Trieste, piazza Municipio, via Carducci, via Lungo Isonzo Argentina tanto per citare alcune delle tappe della folle corsa. Protagonista un quarantacinquenne di San Giorgio di Nogaro, Moreno Gasparotto, con dei precedenti nel campo delle sostanze stupefacenti che ha deciso di regalarsi una nottata da batticuore. Tutto nasce dalla mancata fermata all’Alt della Guardia di Finanza di una normalissima e non particolarmente performante Fiat Punto. Siamo all’ex valico di Sant’Andrea. A quel punto si mettono all’inseguimento del veicolo sospetto due Volanti della Polizia. Succede di tutto. La Punto imbocca la rotonda di Sant’Andrea, svolta a destra davanti a Pittarello ma il conducente di accorge che la via è a fondo cieco: testa coda, inversione a U e via verso via Monte Hermada. Dopo un tragitto che tocca le vie Terza Armata, Faiti, Garzarolli, Vittorio Veneto, Filzi, Sauro, piazza Municipio, via De Gasperi, via Roma, piazza Vittoria, via Carducci, piazza De Amicis, via Pellico, piazza Medaglie d’Oro e le Orzoni, Scodnik, Brass, Leopardi, Leoni, l’inseguimento termina in via Lungo Isonzo Argentina dopo circa 30 minuti. La vettura in fuga, dopo aver urtato una Volante della Polizia finisce la sua corsa contro un albero. Dopo una breve colluttazione, il quarantacinquenne alla guida viene bloccato e, considerato il suo stato di agitazione, viene accompagnato in ospedale per essere sottoposto ad esami tossicologici per poi essere associato alla locale casa circondariale. Dovrà rispondere di una serie di reati e della violazione di numerose norme del Codice della strada, tra cui la guida senza patente di un veicolo sprovvisto di revisione e assicurazione e il fatto di aver percorso le strade del centro a velocità molto elevata, disattendendo anche i rossi semaforici. Ma sono altre le accuse più pesanti: violenza, resistenza a pubblico ufficiale, lesioni e danneggiamento. Per questi motivi viene arrestato dalla Polizia.

Gasparotto è stato processato ieri per direttissima: il giudice Trotta ha convalidata la custodia cautelare e disposto gli arresti domiciliari con il permesso di andare una volta alla settimana al Sert di Latisana. Il processo si terrà il prossimo 8 marzo. La Punto era stata acquistata il giorno prima.

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