Fondazione Carigo prepara la sospensione di Schiavon
Non solo presidente dell’Enpapi, l’ente di previdenza delle professionisti infermieristiche, Mario Schiavon, arrestato martedì mattina per i reati di corruzione ipotizzati dalla Procura romana, in seguito alle indagini effettuate dal Nucleo speciale di polizia valutaria della Guardia di finanza, ma anche componente del Consiglio di indirizzo della Fondazione Cassa di risparmio di Gorizia che lunedì sarà chiamato a discuterne la sospensione proprio in seguito alla custodia cautelare in carcere.
La presidente della Fondazione Carigo, Roberta Demartin, ha provveduto ieri a integrare l’ordine del giorno della seduta già programmata per inserire nei lavori dell’organismo il provvedimento nei confronti di Schiavon, nominato nel Cdi nel 2017 in rappresentanza delle associazioni culturali. «È quanto prevede con molta chiarezza lo Statuto dell’ente – afferma Demartin – ed è in base allo Statuto che mi sono mossa, dopo aver consultato il collegio sindacale. È un’azione quindi dovuta e che va a tutela innanzitutto della Fondazione».
Non avendo ancora ricevuto alcuna comunicazione dal diretto interessato o dal suo legale, rispetto a una possibile auto-sospensione, la presidente spiega di aver deciso di utilizzare la riunione già convocata, anche se, sempre in base allo Statuto, il Cdi ha 30 giorni di tempo dal momento dell’applicazione del provvedimento restrittivo per esprimersi. Come prevede il comma 5 dell’articolo 21 dello Statuto, la sospensione è “dichiarata dall’organo di appartenenza e opera immediatamente sino alla rimozione delle cause che ne hanno determinato l’insorgere o alla eventuale dichiarazione di decadenza”.
La presidente Demartin non nasconde, però, di essere rimasta molto colpita dalla notizia dell’arresto. «Per quanto ho avuto modo di conoscerlo nell’ambito del lavoro del Cdi, ho visto una persona sempre dotata di equilibrio, mai prevaricante nei confronti degli altri, ma, anzi, capace di mediare», aggiunge, dicendosi umanamente dispiaciuta per Schiavon e per la sua famiglia. Paradossalmente la riunione di lunedì era già stata convocata per prendere in esame il Codice etico della Fondazione Carigo. «Un documento non obbligatorio – spiega Demartin –. Ho ritenuto però fosse importante effettuare un percorso di questo genere che tutela tutti, a iniziare dalla Fondazione stessa». In base al curriculum presente sul sito della Fondazione, Schiavon ha indicato anche di essere membro di comitati di società che gestiscono fondi di investimento, oltre che della Protezione civile di Turriaco, dove ha la residenza e dove ha svolto il ruolo di assessore e vicesindaco. —
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