Fondazione CRTrieste Sette milioni alla città

di Gabriella Ziani
In questo disastro economico generale arriva una buona notizia. Nonostante la crisi dei mercati finanziari, la Fondazione CrT riuscirà anche nel 2012 a erogare per scopi sociali, culturali e di sostegno quasi la stessa cifra dello scorso anno, 7 milioni di euro al posto di 8, i tre quarti (5 milioni e 150 mila euro) destinati a progetti di ampio respiro e il resto (1 milione e 750 mila) a interventi di aiuto economico. In cantiere anche una novità assoluta: la collaborazione col Comune per l’avvio di “social housing” in Porto vecchio.
Ieri il documento programmatico è stato approvato dal Consiglio generale della Fondazione: «C’è stata una soddisfazione condivisa da tutti - afferma con altrettanta personale soddisfazione il presidente Massimo Paniccia - nel constatare che riusciamo a mantenere il nostro impegno nei confronti della città, con una proiezione positiva anche per i prossimi anni, nonostante il periodo drammatico. È stato perfino emozionante constatare questa palpabile, collegiale volontà di contribuire alla collettività, come se tutti dicessero: “Ce l’abbiamo fatta”».
Oculatezza senza azzardi
Com’è stato possibile, visto che la ricca Fondazione Cassamarca di Treviso ha tagliato tutte le erogazioni tranne due, a progetti per teatro e università? «Una buona, oculata gestione delle risorse e dei costi - risponde Paniccia -, un’attenzione a non fare passi azzardati che mettessero in difficoltà il patrimonio, buona diversificazione degli investimenti, previsioni ragionevoli». Attenzione anche alle partecipazioni, «con particolare riferimento a quella in Unicredit».
Se Unicredit bussa
E se Unicredit davvero chiedesse l’aumento di capitale, quali conseguenze? «Se Unicredit chiederà, risponderemo affermativamente. Augurandoci, naturalmente, che non lo faccia...». Ora il presidente vuole soprattutto condividere i meriti della buona prospettiva odierna: «Senza nulla togliere a chi amministra, chi siede in consiglio tiene fermo l’obiettivo, non esce dal giusto tracciato, anche dall’intento comune vengono i risultati».
Sviluppo, disagio
E distribuire denaro al territorio «è non solo un sostegno, ma un moltiplicatore di sviluppo e di economia». Senza dimenticare «le sacche di forte disagio, come presidente di Acegas - aggiunge Paniccia - io mi rendo conto di quanti davvero non riescono a pagare la bolletta, in questo caso gli aiuti sono importanti per chi li riceve ma anche per chi li dà». Da qui aiuti alla Caritas, alle famiglie con figli minorenni, agli affitti. E per il terzo anno consecutivo musica (Tartini e Glasbena matica), teatro (l’Armonia) e offerta del quotidiano in 13 case di riposo.
Ricerca e sanità
Il capitolo ricerca ha già in corso importanti partecipazioni: 500 mila euro al Burlo Garofolo in due anni per un’indagine sulle malattie autoimmuni pediatriche; 100 mila in 2 anni per uno studio dell’Azienda ospedaliero-universitaria che “cerca” un collirio da siero autologo (dal sangue del paziente) per le lesioni agli occhi: scoperta che sarebbe brevettabile. «Da qui - Paniccia assicura - potremmo trarre non solo risultati di miglior salute per i cittadini, ma anche risorse per proseguire la ricerca».
A Muggia si progettano un Centro per disabili e una comunità alloggio (200 mila euro) e i contributi all’Università sono tanti da non potersi mettere in lista.
Le sorti del Magazzino vini
Infine i grossi nodi, edilizi e non solo. Magazzino vini: si procederà col secondo lotto ma è iniziato un confronto col sindaco Cosolini su eventuali diversi utilizzi anche alla luce del nuovo progetto “scienza” per l’ex Pescheria, altrettanto restaurata dalla Fondazione («che trovi un uso stabile non può che farci piacere»). «Abbiamo già le nostre idee - dice Paniccia che sul Magazzino ha dovuto a lungo seguire le ondivaghe intenzioni della giunta Dipiazza -, ma il sindaco ci ha chiesto un confronto su tutti i “contenitori”, e siamo disponibili: mi auguro soluzioni che vedano tutta la comunità condividere il progetto».
Social housing
Cosolini ha anche interpellato la Fondazione per dare concretezza all’idea del “social housing” in Porto vecchio: abitazioni con affitto sociale, per chi non rientra nei parametri Ater e però non riesce a pagare affitti di mercato. «Abbiamo già deliberato lo stanziamento - annuncia il presidente -, a questo scopo stiamo accantonando fondi da anni: si tratta di milioni di euro». Acquistare, o restaurare, e poi gestire.
Verdi commissariato
La cultura sarà sempre in prima linea. Con la preoccupazione per il teatro Verdi commissariato, di cui la Fondazione CrT, socio fondatore, afferma di essere stata constantemente «tra quelli che hanno investito di più».
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