Fondi e regole in arrivo per la speleologia

Regione ed esperti a confronto per la tutela delle grotte carsiche: pronti i 230mila euro già a bilancio
Bumbaca Gorizia 22.04.2017 Riapertura aeroporto di Gorizia Savogna © Fotografia di Pierluigi Bumbaca
Bumbaca Gorizia 22.04.2017 Riapertura aeroporto di Gorizia Savogna © Fotografia di Pierluigi Bumbaca

TRIESTE. Le procedure burocratiche in capo alla Regione per pervenire a un nuovo Regolamento e all’erogazione di finanziamenti ad hoc dedicato alle attività speleologiche sul Carso sono in dirittura d’arrivo. «Un incontro molto positivo che si è svolto in un clima di massima collaborazione». È questo infatti il commento dell’assessore regionale all’Ambiente Sara Vito a margine del tavolo dedicato proprio alla speleologia che si è riunito in questi giorni a Trieste e che si inserisce - come si legge in un comunicato diffuso ieri dalla giunta Serracchiani - «in un percorso partecipativo e di condivisione che la Regione sta conducendo con i soggetti portatori di interesse: in particolare con i gruppi speleologici, la Federazione speleologica del Fvg ed il Collegio regionale delle guide speleologiche».

L’obiettivo, ha spiegato Vito, è appunto «quello della raccolta di elementi per la stesura del Regolamento attraverso il quale la Regione potrà riconoscere e valorizzare il ruolo dei gruppi speleologici e il loro operato, come previsto dalla legge regionale 15 del 2016 su “Disposizioni per la tutela e la valorizzazione delle geodiversità, del patrimonio geologico e speleologico e delle aree carsiche”». Vito, nel corso dell’incontro, ha convenuto sull'importanza «di approfondire gli aspetti conoscitivi delle aree carsiche con grotte ed acquiferi quali elementi fondamentali ed imprescindibili per la tutela e la valorizzazione di queste risorse». «Per questo progetto - ha spiegato la stessa Vito - abbiamo stanziato nella finanziaria di quest’anno 230mila euro, già programmati nel 2016. Vogliamo infatti garantire l’attività speleologica con un importante cambio di passo e di prospettiva. A tal riguardo il Servizio geologico riserverà anche specifici corsi dedicati agli speleologi per affiancarli e accrescere le loro competenze». Durante la riunione - prosegue la nota della Regione - è stata condivisa una visione innovativa della speleologia, che tenga conto dell’importanza che le informazioni raccolte possano essere utilizzabili dalle istituzioni e dalle amministrazioni pubbliche. Va ricordato che le aree carsiche, che sono quelle dove la speleologia viene praticata, rappresentano all’incirca il 20% del territorio regionale ed i relativi acquiferi sono quasi tutti raccolti per uso idropotabile, rappresentando, soprattutto per le zone montane, delle cospicue e strategiche risorse idriche di “acqua pulita”.

«Questo regolamento - ha concluso l’assessore - favorirà le esplorazioni, gli studi, la ricerca, la documentazione, il censimento e la divulgazione di informazioni relative alle grotte, alle aree carsiche e ai relativi acquiferi sul territorio regionale. A breve poi, sempre ai sensi della legge 15, redigeremo un secondo Regolamento, finalizzato alla gestione del Catasto speleologico regionale e alla disciplina delle forme di tutela e valorizzazione delle grotte, comprese quelle turistiche». L’iter procedurale per l’approvazione del Regolamento prevede fra circa tre settimane l’approdo del testo in giunta.

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