Fontanot posta in rete un video sulla Detroit Infuriati gli ex operai

RONCHI DEI LEGIONARI. Fa discutere ed è origine di una feroce polemica il video postato su un social dall’ex sindaco di Ronchi dei Legionari, Roberto Fontanot, oggi candidato di Automia Responsabile alle prossime elezioni regionali e girato dinnanzi all’ex stabilimento della Detroit Refrigeration. «Questa realtà fa ancora parlare di sè – sottolinea a nome di altri ex dipendenti Moreno Soranzio – probabilmente perché tutti non si sono rassegnati all’idea che questa importante realtà abbia chiuso. E la conferma ce la offre proprio questo video, nel quale possono essere condivisibili molte considerazioni, tra le quali il fatto che i finanziamenti alle aziende devono avere una logica ed essere normati. Voglio però ricordare all’ex primo cittadino che proprio alle sue spalle c’è una stanza dove, tre anni fa, tutti i lavoratori vivevano delle ore drammatiche e dalla quale era stato chiesto il suo intervento, la solidarietà per noi e per le nostre famiglie. Ma Fontanot, allora, non si presentò all’assemblea alla quale era stato invitato».
I lavoratori ancora oggi si chiedono perché non fu mai convocato un consiglio comunale straordinario attraverso il quale capire meglio la situazione e, magari, far leva sull’opinione pubblica. «Allora – aggiunge Soranzio – Fontanot tenne un comportamento inqualificabile per il ruolo che ricopriva. Voglio ricordargli ora che le crisi appartengono a tutti, indistintamente quello che sia il colore politico. Guardando il video ci siamo chiesti perché l’ex sindaco non lo abbia girato allora. Forse, a quei tempi, avrebbe avuto molto più senso. Le nostre sono sempre e comunque critiche costruttive che devono servire alla politica, sempre più distante dalla gente, sempre più disinteressata ai problemi reali. La nostra speranza resta sempre quella che, un giorno, la Detroit riaprirà e allora sarà una vittoria per tutti, specie per quei lavoratori che hanno tanto sofferto».
Immedata la replica di Fontanot, che respinge ogni accusa di disinteresse e ricorda come, tre anni fa, si spese su tanti fronti per cercare di arginare la crisi e la volontà dell’azienda di delocalizzare la produzione. «Prima di fare certe affermazioni – sono le sue parole – bisogna conoscere bene i fatti. Ero l’ultima rotella del sistema e penso che certe accuse devono essere rivolte altrove, non a chi, da sindaco, ha ben pochi strumenti a sua disposizione. C’ero, eccome, alla Detroit, anche, ricordo bene, quando ho accompagnato il vescovo ad incontrare le maestranze».
Le motivazioni di questo spot elettorale sono ben chiare al candidato Fontanot. «Un video che parla del futuro e di quanto si debba fare per scongiurare situazioni del genere. Mi dispiace assistere a prese di posizioni così livorose e di parte, ma voglio ancora sottolineare che, come primo cittadino, non sono stato mai abituato a stare con le mani in mano e anche in quei momenti ho cercato di centrare un obiettivo che, evidentemente, non poteva essere ricercato solo dall’amministrazione comunale. C’erano, allora come oggi, esponenti politici ben più potenti che avevano tutte le carte in regola per far si che la Detroit non morisse».
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