Fossalon piange don Edoardo

Per oltre quarant’anni era stato il parroco di Fossalon. Nativo di Capodistria, poi spostatosi a Pola, è stato ordinato sacerdote il 19 maggio del 1945. Dal 1970 e fino al 2013 è stato il parroco della parrocchia di San Marco Evangelista di Fossalon. Parlare della chiesa della frazione agricola gradese non può, dunque, che portare a ricordare don Edoardo Gasperini che ne è stata la vera anima attorno alla quale si sono raccolti tutti i numerosi esuli che hanno trovato sistemazione a Fossalon.

Nel periodo di permanenza a Fossalon don Edoardo, oltre a collaborare e sostenere tutte le iniziative, è riuscito, anche con la collaborazione dei parrocchiani, a fare innumerevoli opere, come le strutture ubicate nell’area adiacente la chiesa dove si ospitano le feste, il campo di pattinaggio e calcetto, l’acquisto degli strumenti musicali per la banda, il coro, le attrezzature e la creazione della sala parrocchiale con il teatrino. Ma avrebbe voluto fare di più, tanto che nel 2010 quando aveva festeggiato contemporaneamente ben tre anniversari (i suoi 90 anni, 40 anni di permanenza a Fossalon e i 65 anni di sacerdozio), nell’omelia tenuta durante la solenne messa, si era scusato con tutti per non essere riuscito a completare i suoi progetti. Per due anni dopo che per questioni di salute la reggenza della chiesa di Fossalon era stata presa in mano dall’allora arciprete di Grado, monsignor Armando Zorzin (ora a Fossalon come parroco c’è monsignor Michele Centomo), don Edoardo Gasperini è rimasto comunque nella frazione agricola, fintanto che è stato costretto ad abbandonare. A Fossalon ritornerà, poichè sarà sepolto nella tomba di famiglia del cimitero. I funerali, presieduti dall’arcivescovo di Gorizia, Carlo Maria Redaelli, saranno celebrati quasi certamente mercoledì. Non è stato in ogni caso ancora ufficializzato l’orario.

Antonio Boemo