Garofani bianchi all’Ara Pacis per non dimenticare la Shoah

Una pagina di storia che va ricordata sempre, per fare in modo che il dolore e le atrocità dei campi di concentramento, le deportazioni e la Shoah non si ripetano più. Ancora più importante farlo oggi, perché l’antisemitismo e il razzismo non sono stati ancora cancellati.
Con questo spirito è stata vissuta a Medea la Giornata della memoria, che l’amministrazione comunale del paese isontino ha voluto onorare con una cerimonia significativa, che si è svolta presso l’Ara Pacis Mundi, monumento simbolo universale di pace contro le guerre e l’odio razziale. Sono intervenuti l’assessore Raffaella Cantarutti, il capogruppo degli alpini di Medea Giuliano Gregorutti, il parroco don Federico Fabbro, il comandante della stazione dei carabinieri di Mariano e Medea Pino Debellis, gli alunni della scuola primaria di Medea accompagnati dai loro docenti e i rappresentati delle associazioni combattentistiche d’arma degli alpini e dell’aeronautica militare.
«Il Comune - ha sottolineato l’assessore Cantarutti – ha invitato a partecipare alla manifestazione gli alunni della scuola elementare per sensibilizzarli sul tema dell’Olocausto e delle persecuzioni. È un qualcosa di importante per le nuove generazioni, perché i giovani devono crescere nei valori dell’uguaglianza, della solidarietà e della pace». Il messaggio per non dimenticare quanto accaduto è stato immediatamente recepito dagli alunni delle scuole, che si sono anche cimentati in una serie di riflessioni sui celebri testi dello scrittore Primo Levi, che raccontano appunto la tragedia della Shoah: «L’Olocausto è una pagina del libro da cui non dovremo mai togliere il segnalibro della memoria».
La manifestazione dell’Ara Pacis si è conclusa con un momento commovente, la deposizione di un garofano bianco da parte di tutti i partecipanti per ricordare simbolicamente le vittime dell’Olocausto. –
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