Genertel lascia piazza Oberdan L’ex Kreditna torna a svuotarsi

La “rivoluzione” dello smart working introdotta dal Covid ha indotto il Leone a lasciare Palazzo Arrigoni e concentrarsi sul rilancio della storica sede di Roiano
Lorenzo Degrassi



Generali svuota Palazzo Arrigoni. Il motivo è un mix tra una precisa strategia aziendale e la rivoluzione nel modo di lavorare negli uffici, mutato radicalmente negli ultimi due anni a causa della pandemia, che, a partire da marzo 2020, ha costretto appunto molte società a far lavorare da casa i propri dipendenti. E così i sette piani dello storico edificio risalente al 1925 che si affaccia su piazza Dalmazia, via Filzi, via Galatti e piazza Oberdan - noto anche come Palazzo ex Kreditna - sono tornati a svuotarsi.

L’edificio è di proprietà della Sirio Srl, dell’ex presidente regionale di Confindustria Alessandro Calligaris, che lo aveva rilevato all’asta nel 2012 per 10 milioni di euro, 16 anni dopo il crac della Kreditna Banka. La stessa Sirio nel 2014 aveva stipulato con Genertel un contratto di locazione per l’intero immobile, grande quasi 10 mila metri quadrati. Inizialmente a Palazzo Arrigoni furono trasferiti da via Stock 300 dipendenti. Qui vi trovavano spazio gli uffici di direzione, le aree operative e il servizio sinistri.

«La ragione principale del nostro cambio di passo – fanno sapere da Genertel – è che il nostro modo di lavorare negli ultimi due anni è cambiato radicalmente». Per questo motivo la scorsa estate la società del Leone alato ha firmato, prima in Italia, un accordo sindacale ribattezzato “Next normal” con il quale ha ridefinito le modalità di lavoro in azienda nello scenario seguito all’attuale emergenza epidemiologica. Con questo accordo sindacale il gruppo Generali ha ridefinito i rapporti di lavoro dei propri dipendenti, almeno quelli che operano con pc e mansioni amministrative. Questi oggi lavorano in alternanza fra smart working e sedi aziendali, con due o tre giorni (a seconda delle mansioni) di lavoro agile a settimana. L’accordo entrerà a regime con la fine dello stato di emergenza e avrà una durata di sperimentazione iniziale di 12 mesi.

Da qui il venir meno della necessità di una sede, peraltro in locazione, come quella di Palazzo Arrigoni. Di pari passo l’azienda sta per avviare la riqualificazione della sede di Roiano dove, sempre nelle intenzioni del gruppo Generali, c’è la volontà di concentrare tutte le attività di Genertel, in modo da «focalizzare» i dipendenti su iniziative a forte carattere innovativo, ottimizzare una sede di proprietà e contribuire alla riqualificazione della zona.

«L’obiettivo di Genertel è quello di innovarsi costantemente – fanno sapere ancora dal gruppo – con l’obiettivo di intercettare i bisogni dei clienti. Ed è proprio per venire incontro alle loro esigenze che si inserisce l’idea di utilizzare una sede bellissima come quella di Roiano per sperimentare il nostro nuovo modo di lavorare e facilitare la continua innovazione del nostro modello di business».

Nonostante fosse chiuso dal 1996, anno del fallimento della Kreditna Banka, che proprio lì aveva sede, una decina d’anni fa palazzo Arrigoni era stato ristrutturato in maniera impeccabile e con soluzioni d’avanguardia. Genertel nel 2014 l’aveva affittato, potendo addirittura utilizzare scrivanie e banchi risalenti al periodo di operatività della banca della minoranza slovena e che otto anni fa si trovavano ancora imballati all’interno, procedendo poi ad ammodernare gli ambienti con simboli e colori aziendali. Lasciando, tuttavia, nell’entrata di via Filzi, il vecchio logo della Bctkb, che ancora oggi campeggia a ricordo del tempo che fu.—



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