Giù il muro, caserma Del Fante più sicura Ma il suo recupero per ora resta un sogno

Per vederla recuperata, riconvertita, valorizzata, presumibilmente, ci vorrà ancora molto tempo. E soprattutto idee, risorse e investitori che al momento non ci sono. Intanto, però, la grande area dismessa dell’ex caserma Del Fante di via Duca d’Aosta torna a essere al centro di un cantiere, come era già accaduto nel recente passato.
In molti in queste settimane hanno notato i primi effetti dei lavori che stanno interessando la vecchia struttura nel cuore della città: si tratta dell’opera di abbattimento del vecchio muro di cinta che si affaccia sulla trafficata via Duca d’Aosta, e di realizzazione di una nuova struttura, sormontata da una recinzione metallica. Ad occuparsene è la Edilmak Srl, per un importo di poco superiore ai 12 mila euro e per conto del 12° Reparto infrastrutture di Udine dell’Esercito, visto che la caserma Del Fante è oggi ancora di proprietà del Demanio militare. I lavori erano programmati da tempo e mirano essenzialmente alla messa in sicurezza del muro di cinta della caserma, che lo scorso anno era tornata agli onori della cronaca per i cedimenti di un’altra porzione esterna della struttura, quella che si affacciava sulla stradina che da via Duca d’Aosta conduce ad un condominio e ad alcune altre abitazioni. Proprio a causa delle condizioni del muro la stradina era rimasta chiusa al traffico per mesi, con i residenti (una ventina di famiglie, tra anziani e giovani coppie con bimbi piccoli) che di fatto erano stati “isolati”, costretti a parcheggiare l’automobile anche a diverse centinaia di metri di distanza da casa e a percorrere a piedi lo stretto corridoio ricavato nella via per il solo transito pedonale.
Dopo una lunga attesa dettata, come di consueto, dalla necessità di sbrigare tutte le pratiche burocratiche, nel giro di poco tempo i lavori di messa in sicurezza portarono alla demolizione delle coperture pericolanti dei due fabbricati interessati dai cedimenti, alla riduzione del muro di cinta a due metri di altezza, a alla contestuale collocazione di una rete. Proprio allora si stabilì che un intervento analogo – con l’abbattimento del muro di cinta e la realizzazione di un manufatto più basso sormontato da una recinzione – avrebbe riguardato anche il tratto lungo via Duca d’Aosta. E così arriviamo al cantiere attualmente aperto.
Sempre la caserma Del Fante, però, dopo un dibattito durato anni e tanta preoccupazione da parte dei residenti e non solo, fu oggetto nel 2016 di un atteso e complesso intervento di bonifica dell’amianto presente nella struttura, con la fibra killer che fu “incapsulata” e dunque resa innocua. Questo ha eliminato il possibile rischio ambientale, ma non ha tolto dal degrado e dall’abbandono, ovviamente, la grande area di via Duca d’Aosta. «So che è iniziato l’iter che porterà al passaggio della caserma dal Demanio militare a quello dello Stato – dice il sindaco Rodolfo Ziberna –, seppur con tempistiche che non conosco. Ma questo al momento non cambia le prospettive. Per un ente pubblico è impensabile acquistare una simile struttura, ed anche ricevendola gratuitamente sarebbe insostenibile la sua gestione».
Peraltro risulta che parte dei fabbricati della Del Fante siano anche tutelati dalla Soprintendenza, e questo rappresenta ulteriore ostacolo a qualsiasi progetto. In ogni caso, e vale anche per l’altra grande area militare rimasta inutilizzata in città, la caserma Pecorari di Lucinico, «si dovrà attendere l’intervento di un privato pronto a investire – spiega Ziberna –, e prima o poi opportunità in tal senso potrebbero anche emergere, visto che registriamo un certo interesse». –
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