«Giudice di pace, città sconfitta»

Iacono di Sel: «La chiusura dell’ufficio è responsabilità della politica»

«Maggio 2014 sarà ricordato anche per la chiusura definitiva di ogni servizio giudiziario a Monfalcone, cancellando una storia che risale addirittura all’epoca precedente all’unione della città all’Italia. Il Giudice di pace ha competenze limitate, ma è un servizio vicino ai cittadini per tante questioni quotidiane. La chiusura è un danno. L’ordine pubblico è una cosa, la Giustizia è un’altra...». A sostenerlo con parole amare è il consigliere comunale Giovanni Iacono di Sel che è anche avvocato e risponde al collega Riccardo Cattarini che aveva preso posizione.

«Le responsabilità sono tante, anche di settori dell’avvocatura che hanno taciuto. Le condizioni politiche di cui parla l’avvocato Cattarini, uno dei pochi che si è battuto - aggiunge - sono mancate perché è mancata la volontà politica, che sappia fare di una città e di questi Comuni del mandamento un territorio moderno e non dominato dalle logiche della grande industria, che non si accontenti di feste del vino o simili, e che non si lamenti e basta, che non parli sempre di stranieri e poi si veda chiudere i servizi, giudiziari, sanitari, e altri»

Per Iacono si tratta di una «sconfitta molto pesante, una sconfitta della politica, di tante amministrazioni locali anche di centrosinistra, della Provincia, di una giunta regionale che ha subìto la chiusura di quasi tutti gli uffici del Giudice di Pace, mentre quasi tutti gli altri in Italia sono stati salvati con la scelta dei Comuni di garantirne comunque l’esistenza».

Per il consigliere di Sel e avvocato, Monfalcone è rimasta sola e questi ultimi giorni di chiusura dell’Ufficio «sono stati grotteschi e indecorosi per l’immagine dello Stato».

«Noi continueremo a chiedere come la mozione da noi proposta e votata dal Consiglio comunale prevedeva, che il territorio assieme agli altri Comuni della Sinistra Isonzo pretenda servizi giudiziari, adeguati all’utenza - attacca Iacono - e che fin d’ora sia accelerato il pieno funzionamento dell’accesso alle informazioni sulle cause da parte dei cittadini ,con un serio servizio telematico operativo. Occorre che finalmente si faccia una conferenza straordinaria dei sindaci della Sinistra Isonzo per chiedere queste misure e anche per riavviare servizi condivisi anche su altri temi, a partire dall’ambiente e dall’assistenza sociale».

«Se così non dovesse essere - conclude il consigliere - allora tanto vale dire apertamente ai cittadini che questo territorio oggi non conta nulla. E sarà chiaro che molte personalità politiche regionali e nazionali si ricordano di questo territorio solo in occasione delle elezioni».

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