Gli alpini il 26 novembre a Trieste per festeggiare la storica brigata Julia

Le cerimonie per i 75 anni dalla costituzione del corpo: «Puntiamo a coinvolgere nel ricordo anche le nuove generazioni»

Francesco Bercic
Il braciere degli alpini durante una cerimonia degli anni passati in piazza Unità. Foto Bruni
Il braciere degli alpini durante una cerimonia degli anni passati in piazza Unità. Foto Bruni

L’occasione era troppo allettante per lasciarsela sfuggire. C’erano i settant’anni dal ritorno di Trieste all’Italia, che già rappresentavano un motivo sufficiente per organizzare una cerimonia speciale. E poi un’altra ricorrenza, legata anch’essa, a modo suo, alla storia cittadina: la costituzione della brigata alpina Julia, il 15 ottobre di settantacinque anni fa.

Perciò la sezione triestina degli alpini non ha perso tempo e ha fissato per il 26 novembre una giornata di ricordo e festeggiamenti. L’abituale concerto di fine anno al Teatro Rossetti sarà preceduto da una serie di cerimonie, che inizieranno al mattino e si distribuiranno tra San Giusto, piazza Unità e il Municipio. Attireranno penne nere provenienti da tutta la regione, godendo anche del supporto di Comune e Regione.

Prima di vedere il ricco programma, alcune precisazioni di carattere storico. Il rapporto stretto fra Trieste e la brigata alpina Julia trova testimonianza su più piani: a partire dalla presenza sull’altopiano di un reggimento di cavalleria, il Piemonte secondo, inquadrato nella Julia; dall’intitolazione a suo nome di una scuola media locale; o ancora dalle medaglie d’oro insignite a triestini che ne facevano parte.

Insomma, il materiale era sufficiente per suggellare il rapporto con una cittadinanza onoraria, che il sindaco Dipiazza concederà alla brigata nel pomeriggio.

Ma già al mattino sarà tempo di cerimonie solenni, con il gemellaggio tra gli alpini di Trieste e il settimo reggimento di Belluno, nel quale ha servito anche quel Guido Corsi che dà il nome alla sezione giuliana. Si terrà alle 11 al circolo unificato dell’Esercito in via dell’Università, alla presenza della professoressa Marina Buffa.

Il momento clou arriverà nelle prime ore del pomeriggio. Ritrovo davanti al monumento ai caduti di San Giusto, dove si svolgerà la deposizione di due corone d’alloro. Poi il trasferimento in piazza Unità, dove la fanfara accompagnerà l’arrivo dei rappresentanti istituzionali.

Quindi, alle 17.30, l’ingresso in Consiglio comunale: qui, appunto, sarà consegnata alla brigata la cittadinanza onoraria di Trieste. Sono previsti gli interventi del sindaco Dipiazza, del presidente del Consiglio comunale Francesco Di Paola Panteca e del comandante della Julia generale Francesco Maioriello. In serata sarà invece il turno del tradizionale concerto al Teatro Rossetti, a ingresso gratuito. Parteciperanno il coro Alpi Giulie, il Nino Baldi di Trieste, il Desio di Palmanova e il Monte Nero di Cividale del Friuli. Chiuderanno lo spettacolo la fanfara della Julia e l’immancabile inno nazionale.

Fra i membri della sezione degli alpini di Trieste si respira grande soddisfazione per la scaletta definitiva. Roberto Ferretti, uno degli organizzatori, rimarca il valore particolare che ha stavolta la festa di fine anno: «Esiste da 18 anni – racconta Ferretti – abbiamo riempito in più occasioni la sala del Rossetti. Poi, complice la pandemia, le ultime stagioni sono state più difficili e l’anno scorso la festa è saltata». Mentre quest’anno «si superano i confini delle nostre abitudini», unendo il concerto alle cerimonie solenni del mattino e pomeriggio.

Ferretti tiene poi a sottolineare un ultimo aspetto, che concerne le nuove generazioni. «Puntiamo a coinvolgere anche loro in questo discorso – spiega – che intreccia storia, etica, valori e musica». Anche per questo motivo si è voluto mantenere l’ingresso gratuito al concerto, oltre alla possibilità di prenotazione anticipata fino a quattro biglietti dal prossimo lunedì. —

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