Gli effetti micidiali fino all’autolesionismo

Lo stupefacente non era tagliato con eroina. Usato per lo sballo dai giovani. Il Terzo Reich lo dava ai soldati
Da una primissima analisi della sostanza sequestrata (le oltre 300 pasticche di yaba) pare non compaia miscelata l’eroina, come talvolta si riscontra in questo tipo di stupefacente. Né sembra vi fossero altre sostanze tossiche, come in passato è stato rilevato in qualche occasione dalle forze dell’ordine con ecstasy e mdma; “diluite” o tagliate non con cocaina o ketamina – comunque dannose – bensì con i ben più pericolosi pesticidi, cloro o altri prodotti tossici usati per le pulizie. Determinando conseguenze terribili sull’organismo umano e in particolare quello di giovani e giovanissimi.


Non per questo le pastiglie ritrovate non sono da considerarsi micidiali, anzi. La yaba è un derivato delle metanfetamine, popolare in Asia sudorientale, soprattutto Thailandia. Il nome originario era yama, cioè “droga per i cavalli”, poiché veniva riportata l’immagine del quadrupede e veniva distribuita anche ai guerriglieri birmani. Yaba, invece, è la “droga che fa impazzire”, ribattezzata così dalle autorità thailandesi per scoraggiare i giovani dal suo consumo.


La droga infatti agisce sull’area del cervello che produce dopamina, provocando dipendenze fisiche e psichiche. Gli iniziali effetti di benessere sono immediatamente sostituiti da aggressività, allucinazioni, ansia, inappetenza, insonnia e paranoia. Di frequente, stando a quanto si apprende su siti specializzati che si occupano del contrasto alla droga, i consumatori riportano la sensazione di avere degli insetti sotto la pelle e di fare numerosi tentavi per estrarli. Tra gli effetti, a lungo termine, la perdita dei capelli, dolore lombare, danni al fegato e ai reni, sintomi depressivi e desideri di suicidio.


La presenza dunque delle pasticche rosse (ma esistono anche le varianti rosa, rosso-arancio o verde) a Monfalcone allarma. Anche se, merito del continuo monitoraggio messo in atto dagli uomini del Commissariato di Monfalcone, stavolta è stato stroncato un micidiale traffico di droga dagli effetti particolarmente dannosi: le pastiglie di yaba, infatti, circolano per lo più tra giovani e giovanissimi. Cioè gli assuntori di stupefacenti cosiddetti “da sballo”. Gli inquirenti al momento escludono recisamente che l’altrimenti nota droga di Hitler, data i soldati del Terzo Reich per renderli “immuni” alla fatica, poi posta sotto sequestro, potesse essere indirizzata a lavoratori per sostenere turni massacranti di lavoro. L’ipotesi viene infatti scartata.
(ti. ca.)


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