Gorizia ci ha preso gusto. Torna “Dolci di frontiera”

È proprio il caso di dire che Gorizia, o meglio il Comune, ci ha preso gusto. Tornano, infatti, le manifestazioni “Dolci di frontiera” e “Sapori d’autunno”. Certo, nulla a che vedere per numeri, estensione, successo con la madre di tutte le manifestazioni, ovvero “Gusti”. Ma quel “di frontiera” vuole diventare una sorta di marchio di qualità, quasi un’esclusiva delle manifestazioni sulle gioie del palato che si svolgono a Gorizia.
Una brevissima premessa. Dolci di frontiera si svolse già fra il 2013 e il 2015 ma, poi, andò a spegnersi perché la manifestazione, pur avendo un nome altisonante, non decollò. L’anno scorso, sull’onda lunga dell’eccezionale successo di “Gusti di frontiera” che portò a Gorizia una marea di persone, l’amministrazione comunale decise di rilanciare “Dolci di frontiera”, credendoci maggiormente e dando le luci della ribalta a tante prelibatezze locali.
Quest’anno, c’è il bis. In verità, grandi presentazioni (anzi nessuna presentazione) non ci sono state. Sul sito web del Comune compare una locandina in cui si scopre che la manifestazione, anzi la doppia manifestazione, prenderà il via giovedì per concludersi domenica.
Dove si svolgerà? La “geografia” dell’evento sarà ovviamente assai più ristretta e concentrata, parlando di spazi a disposizione, di “Gusti” e si estenderà grossomodo nei medesimi spazi dello scorso anno.
«Saranno coinvolte - spiega l’assessore comunale ai Grandi eventi, Arianna Bellan - corso Italia, corso Verdi, via Garibaldi e la prima parte dei Giardini pubblici». L’esponente della giunta Ziberna vuole anche puntualizzare un aspetto, memore delle polemiche dell’anno passato. «Sono state invitate le pasticcerie locali. Anche lo scorso anno vennero coinvolte - puntualizza Bellan - ma solo un paio risposero “presente”. Speriamo che, quest’anno, l’adesione sia più importante. C’è uno spazio dedicato per i “locali”».
La manifestazione, stando sempre a quanto viene veicolato sul sito internet del Comune, si protrarrà nelle quattro giornate di programmazione dalle 9 alle 24. I contenuti? Facile immaginare che la kermesse presenterà le specialità dolciarie tipiche della Mitteleuropea: dalla putizza goriziana alle palacinke slovene, dai dolci ungheresi ai dolci tipici austriaci, tra cui la famosa Sacher torte. Molte le varietà tipiche italiane per un’edizione comprensibilmente ridotta rispetto a Gusti vuoi per i contenuti di nicchia, vuoi perché la città difficilmente riesce a sopportare forti pressioni come quella registratasi nell’ultima, eccezionale edizione della manifestazione madre o ammiraglia che dir si voglia, Gusti di frontiera. —
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