Gorizia, no al centro commerciale alla Fiera

Il Parco commerciale di Villesse prende sempre più forma. E aprirà, stando alle previsioni di Inter Ikea centre group (il braccio immobiliare del colosso svedese), entro settembre 2013. Insomma, Ikea ha avuto il tempo di aprire il suo punto vendita e di ampliarlo sino al gigantesco Parco commerciale. E a Gorizia? A che punto è il centro commerciale di via Terza Armata di cui si parla da più di 13 anni?
Nei giorni scorsi, il presidente della Camera di commercio Emilio Sgarlata aveva buttato sul tavolo una proposta: perché non realizzare il centro commerciale al quartiere fieristico invece di farlo in via Terza Armata?
E allora abbiamo chiesto una risposta a Bruno Terpin della "Commerciale goriziana sul", società che sta portando avanti la complessa operazione. Oggi affrontiamo questo argomento dopo che l'annuncio di due nuove aree commerciali alle porte della città e per nulla lontane dal quartiere fieristico di via della Barca. Il suo pensiero? Chiaro e tranchant. «È fantascienza acquistare il quartiere fieristico - taglia corto l’imprenditore -. Significherebbe perdere altri dieci anni di un iter che già si caratterizza, nostro malgrado, per i tempi lunghi. Inoltre - argomenta Terpin - i centri commerciali hanno bisogno di aree attorno per, eventualmente, espadersi. Il quartiere fieristico non offre spazi di manovra, non ha alcuna possibilità di sviluppo».
Quindi, prosegue il progetto di via Terza Armata? «Il progetto è assolutamente vivo e vegeto. Ci mancherebbe altro visto che abbiamo già investito 20 milioni per l'acquisto dei terreni. Vero è anche che il bacino della potenziale clientela si è drasticamente ridotto, e non certamente per colpa nostra. Mentre a Gorizia si è continuato a discutere su questa realizzazione, a Nova Gorica stanno per aprire il saecondo centro commerciale dopo il QLandia. A Villesse, poi, sta per nascere il Parco commerciale più grande della regione e ad Aiello l'outlet è in fase di espansione».
Bruno Terpin è realista. «Mettiamola così: il progetto va avanti ma non spingiamo più. Il progetto esecutivo è stato approvato dal Comune ma bisogna completare tutti i passaggi relativi agli espropri e non me la sento di sbilanciarmi più riguardo alla tempistica di realizzazione e di apertura. Più volte ho azzardato delle previsioni che sono rimaste sulla carta, inattuate. Certo è che tutto questo tempo ha causato un certo raffreddamento da parte degli operatori che avevano manifestato grande interesse ad aprire a Gorizia visto che la città è completamente scoperta riguardo alla grande distribuzione».
Tutto questo tempo (perso) ha comportato una modifica progettuale. «La galleria da 80 negozi e l'ipermercato non hanno più senso. Meglio puntare su una struttura come quella realizzata a Oderzo o a Udine con il "Terminal Nord"», aggiunge Terpin. La superficie complessiva sarà, comunque, la stessa prevista nel progetto iniziale: circa 300mila metri quadri. Bisognerà vedere, adesso, con quale tempistica tale progetto potrà decollare se mai decollerà.
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