Gorizia, l’opposizione insorge sugli aumenti del 40% nelle zone blu: «È una batosta»
Un coro di “no” da Traini a Roldo: «Grave decisione presa senza coinvolgere il Consiglio comunale»

Era prevedibile che l’aumento del 40% della tariffa oraria per sostare nelle zone blu non sarebbe passato inosservato. E, infatti, il tema ha fatto breccia anche in Consiglio comunale con diversi esponenti d’opposizione all’attacco attraverso interrogazioni presentate o depositate.
Una rapida premessa: dal primo febbraio 2026 scatta la rimodulazione del sistema di tariffazione e degli orari per i parcheggi a pagamento. Il costo orario dei parcheggi in superficie sarà di 1,10 euro all’ora e di 55 centesimi per mezz’ora per i residenti, di 1,40 euro all’ora e di 70 centesimi per mezz’ora per i non residenti. Attualmente, il ticket è di un euro: quindi, per i non residenti, l’aumento sarà del 40%.
A prendere posizione, con estremo vigore, è il consigliere comunale d’opposizione Emanuele Traini (Ragione Autonoma Fvd) che attacca la decisione. «È un aumento totalmente ingiustificato che va a colpire soprattutto i pendolari, chi lavora e chi viene in città. Quaranta per cento in più sono un’esagerazione, una vera batosta».
Quello che fa maggiormente imbestialire la minoranza è che tali decisioni sono state prese senza minimamente coinvolgere il Consiglio comunale. «La determinazione del piano tariffario è una prerogativa della Giunta, questo lo sappiamo. Ma sarebbe stato utile quantomeno convocare una commissione per rendere edotti tutti i consiglieri delle determinazioni dell’esecutivo. Invece, abbiamo appreso delle novità dalla stampa. Non mi sembra corretto. Questi aumenti vanno a colpire le famiglie in un momento in cui il loro potere d’acquisto è calato drasticamente».
Peraltro, Traini parla anche di aumento “preventivo”. «Il parcheggio a due piani di via Manzoni non è ancora aperto. Eppure, il Comune ha già approntato il piano tariffario».
Contrarietà viene espressa anche da Giulia Roldo (Gorizia liberale). Teme che l’esistenza di una tariffa superiore per i non residenti possa influire sull’arrivo di turisti a Gorizia. «Mi chiedo - sottolinea - se la Giunta abbia considerato l’esistenza di pendolari, non residenti in città, che si trovano a dover pagare il 40% in più per la sosta giornaliera in città. Quale relazione tecnico-finanziaria è stata posta a fondamento della rimodulazione tariffaria? È stato svolto un monitoraggio del tasso di occupazione degli stalli e della disponibilità effettiva nelle aree interessate? E quali dati hanno supportato la scelta degli aumenti?». L’esponente d’opposizione ricorda anche i numerosi lavori che hanno «alterato» il normale utilizzo degli stalli presenti in città.
Non è l’unica problematica perché, rimarca sempre Roldo, «numerosi cittadini hanno segnalato negli ultimi giorni l’impossibilità di procedere al pagamento o al rinnovo degli abbonamenti relativi al servizio comunale. Risulta, inoltre, sospeso il servizio di pagamento online, impedendo l’uso dello strumento più efficiente e accessibile per la cittadinanza e obbligando i cittadini a recarsi presso lo sportello fisico di via Nizza aperto solo nelle mattine dei giorni feriali e, quindi lavorativi». Roldo rincara la dose rammentando che «tale situazione sta creando importanti disagi, con cittadini impossibilitati ad adempiere nei termini e privi di indicazioni sulle alternative disponibili». Tutto ciò avviene nel momento in cui l’amministrazione comunale ha deciso di procedere al cambio dell’impresa appaltatrice del servizio, con il prossimo arrivo della Gsm di Pordenone, società in house. Tanti punti interrogativi.
Ma l’amministrazione comunale replica: «Tenendo conto che le tariffe a Gorizia sono rimaste invariate dal 2008, si è reso necessario un ammodernamento del sistema con conseguente adeguamento del costo dei parcheggi a pagamento. Ricordiamo che le somme così raccolte contribuiranno a sostenere le spese dei servizi che il Comune eroga ai cittadini». —
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