Gorizia, una chiesa costruita con 23.100 fiammiferi

Copia in scala del Sacro Cuore di Gorizia realizzata da Giorgio Blasizza autore di altre bellissimi riproduzioni

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Significativo e quanto mai interessante esposizione per gli amici di borgo castello di un lavoro elaborato dal goriziano doc e fedele appartenente al borgo stesso, Giorgio Blasizza, che conferma, una volta di più, la sua straordinaria creatività artistica. La chiesa del Sacro Cuore interamente costruita con 23.100 fiammiferi svedesi, unica del suo genere. Un’opera certosina frutto di una tenacia di un impegno indescrivibile che lo colloca all’apice di questa specialità. Una minuziosa raffigurazione del sacro tempio completata in tutti i suoi particolari interni ed esterni che non finisce di stupire lo spettatore.

Una tecnica di costruzione fatta di prospettive, di incastri e di accurate sovrapposizioni che garantiscono all’opera una sorprendente stabilità. Un lavoro che impegna Blasizza in tutti i momenti liberi, in particolare nei lunghi pomeriggi e serate invernali nel dedicarsi con tanta pazienza a questa specificità.

Alla domanda di come si procurasse tanti fiammiferi, Blasizza, nella sua innata compostezza e sobrietà, risponde esprimendo un profondo grazie a tante famiglie e altrettante persone sole che vivono nel borgo che, nel corso di tanti anni, mettevano da parte questa preziosa materia prima che poi lui ritirava periodicamente. Ma ora i tempi sono cambiati, sottolinea Giorgio, sia perché tante di loro ci hanno lasciato mentre si restringe sempre più il numero degli storici e amati focolari domestici data l’introduzione degli elettrodomestici con accensione elettronica.

Evidentemente per Giorgio, pensionato magazziniere dell’ex Usl goriziana, le spese per l’acquisto si fanno ora maggiormente sentire. Ma la passione resta immutata permettendogli, oltre la chiesa del Sacro Cuore di aver costruito molti altri soggetti come il ponte di Bassano, l’ossario di Oslavia, il palazzo Attems, il nostro castello, il santuario della chiesa di Montesanto.

Il Priore del borgo, lo storico concittadino Claudio Bulfoni e il parroco del Sacro Cuore, don Sergio Ambrosi, presenti all’incontro, hanno espresso apprezzamento per questa spettacolarità espositiva augurando a Giorgio ulteriori successi e soddisfazioni per eventuali rassegne o future progettualità.

Emilio Danelon

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