Nessuna mensa per gli universitari a Gorizia fino a metà settembre

Sospeso il servizio convenzionato con Wiener Haus. Ardis valuta una caffetteria interna, ma l’attivazione non sarà prima dell’autunno

Laura Blasich
Studenti universitari alla nuova caffetteria in via Alviano
Studenti universitari alla nuova caffetteria in via Alviano

Dall’inizio di questa settimana e fino al 14 settembre a Gorizia sarà del tutto assente un servizio di refezione per gli studenti che frequentano le sedi universitarie di Gorizia. Non una novità, perché il rapporto con l’unico punto di ristoro convenzionato, Wiener Haus, viene di prassi sospeso in estate quando gli universitari sono pressoché assenti, ma che si somma alla mancanza di una mensa o un punto di ristoro interno, dopo l’interruzione a inizio anno del servizio di pasti veicolati. Troppo pochi gli utenti per mantenerlo.

Alle spalle la mobilitazione degli studenti all’inizio della primavera, Ardis, l’Agenzia regionale per il diritto allo studio, sta però lavorando a una soluzione che potrebbe avere dei tempi di attuazione abbastanza contenuti. «C’è un impegno costante di Ardis per garantire un servizio di ristorazione a Gorizia – afferma il direttore generale dell’Agenzia Pierpaolo Olla –. Una decina di giorni fa abbiamo avuto un incontro con un operatore che già ha dei rapporti con l’Università di Trieste e ci terrebbe a creare una sorta di buffeteria all’interno della sede di via Alviano». Il punto di ristoro potrebbe comunque servire anche gli studenti dell’Università di Udine, che frequentano quindi la sede di Santa Chiara. «Gli spazi ci sono – aggiunge Olla – e l’obiettivo potrebbe essere centrato non a settembre, ma nella prima parte dell’autunno».

Il ritorno al servizio di pasti veicolati, sospeso a inizio anno dopo essere stato riattivato solo a novembre del 2024, pare in ogni caso escluso. Anche da parte degli studenti. «Il pasto veicolato non ha funzionato, per una serie di motivi, e alla fine i numeri sono risultati bassi – dice Jasmine Leinardi, rappresentante di Sim nel Comitato degli studenti di Ardis –. Per noi la soluzione sarebbe quella della caffetteria e cercheremo di vedere anche con la nuova rettrice Donata Vianelli se sarà possibile metterla in atto. Pensiamo che un servizio del genere sarebbe utilizzato».

Al tavolo con Ardis e i rappresentanti degli studenti convocato a fine marzo dalla vicesindaco con delega alle politiche universitarie Chiara Gatta si era parlato comunque anche di un ampliamento dei privati convenzionati. «Finora non abbiamo però ottenuto i risultati sperati – chiarisce proprio la vicesindaco –. Ho già anticipato alla direttrice di Confcommercio Gorizia Monica Paoletich l’esigenza di rivederci per capire la possibile platea dei convenzionabili». Già al tavolo di fine marzo l’impegno assunto era quello di coinvolgere la Fipe proprio per tentare di allargare la platea e fornire più soluzioni. «Come amministrazione cerchiamo sempre di avere un ruolo di coordinamento e di promozione dei servizi a favore degli studenti del polo universitario di Gorizia – aggiunge la vicesindaco –. Vedremo quali sono i progetti della nuova rettrice di UniTs e del nuovo rettore di UniUd». Nell’incontro di fine marzo si era parlato di alcune soluzioni tampone in attesa della riattivazione di un servizio interno e più strutturato. Tra quelle emerse anche un servizio veicolato, ma da parte di Wiener Haus, appunto l’unico locale convenzionato a Gorizia con Ardis Fvg, che al tavolo si era detta però scettica della riuscita.

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