Gradisca, 8 squadre al torneo dei bar

GRADISCA. Il Torneo dei bar vivrà anche questa volta. Anche se cambierà pelle per un'estate: si svolgerà allo stadio Comunale di via dei Campi. E sarà intitolato per l'occasione al campione del mondo di Francia '38 Gino Colaussi, di cui ricorre il centenario della nascita. Questa la soluzione alla mancata disputa del popolare Torneo dei bar “G.B. Coassini” tanto amato dai gradiscani.
Il "nuovo" torneo prenderà il via lunedi prossimo e si concluderà sabato 26 luglio. È organizzato da un comitato di amici del Coassini con la collaborazione dell’Ism Gradisca; attraverso il suo presidente Franco Tonon ha, infatti, offerto agli appassionati le proprie strutture per ospitare allo stadio di via dei Campi il torneo “made in Gradisca”, dedicato cioè solamente agli amatori residenti, ex residenti e lavoratori della Fortezza. Il Torneo dei bar “Coassini” andrà in freezer fino al 2015, complici i lavori di ristrutturazione della chiesa dell'Addolorata, ma la sagra tanto cara ai gradiscani è dunque salva. Senza contare l'opportunità di celebrare come merita la memoria di un "eroico” concittadino come Colaussi, campione del mondo e goleador nella finale mundial del '38, di cui quest'anno ricorre il centenario dalla nascita.
Al via 8 squadre: nel girone A troviamo Advs (campioni in carica), bar Da Cris, Pizzeria Leon d'Oro e Borgo Basiol; nel gruppo B si sfidano i saloni da parrucchiere Free Time e Metamorfosi, bar SeicomeSei e Jolly Pizza al taglio.
Giornata inaugurale lunedi 7 luglio: alle 19.30 la cerimonia di apertura, a seguire Advs-Da Cris (alle 20) e il derby dei saloni Free Time-Metamorfosi (21.15).
Gino Colaussi (all’anagrafe originariamente Luigi Colàusig, poi il nome verrà italianizzato in epoca fascista) nasce a Gradisca il 4 marzo 1914. È stato il primo calciatore italiano a siglare una doppietta in una finale del Campionato del mondo di calcio, nonchè è tuttora il terzo più giovane marcatore di sempre in serie A (16 anni, 7 mesi, 29 giorni). Cresciuto nel vivaio dell’Itala Gradisca, figlio di agricoltori ed apprendista ciabattino, Colaussi ha giocato 11 stagioni con la Triestina disputando 275 incontri e realizzando 47 reti.
Secondo certa letteratura sportiva si deve a Colaussi l’invenzione del gesto tecnico del “doppio passo”, storicamente attribuito invece al centrocampista del Bologna Amedeo Biavati. A raccontarlo è il giornalista Dante di Ragogna, custode della memoria del calcio giuliano. Dopo undici stagioni in alabardato, intervallate dal biennio alla Juventus e dall'esperienza al Vicenza, Colaussi chiuse la carriera a Padova, nel 1948.
Luigi Murciano
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