Gradisca allagata, imminente la soluzione
GRADISCA. Una precipitazione appena più violenta del normale, e la “zona bassa” di Gradisca – o perlomeno i suoi scantinati – finiscono sott’acqua. Un problema ormai cronico (l’ultima volta è accaduto a novembre ma potremmo ricordare altre date in cui si è verificato il “solito” problema) e per la cui soluzione definitiva bisognerà attendere il 2013 ormai imminente.
Via Aquileia, via Zucchelli, via Dal Ben e le arterie limitrofe confidano nel definitivo completamento del nuovo by-pass non ancora a pieno regime. Ma anche la pulizia delle caditoie è un nodo che deve essere assolutamente risolto. Una volta per tutte. Il by-pass è un’importante opera da 2,3 milioni di euro resa possibile dall’Aato (l’ormai ex Autorità d’ambito territoriale ottimale) progettata da Ati Cappella & c. di Gorizia e affidata mediante appalto da Irisacqua alle ditte Adriastrade di Monfalcone e Presotto impianti di Pordenone.
Un intervento, lo ricordiamo, che è servito a potenziare il collettore fognario di viale Trieste, del diametro di 1.600 millimetri. L’impianto parte da via Dal Ben, attraversa viale Trieste e prosegue lungo via Zorutti, via De Comelli e arriverà in via Lungo Isonzo, all’altezza dell’ex cava Tacchino, dove verrà realizzata una stazione di sollevamento con idoneo impianto idrovoro per scaricare nell’Isonzo le acque piovane in eccesso. Proprio la realizzazione di questa stazione di sollevamento è il tassello mancante.
La sua realizzazione è inserita nell’ambito della lottizzazione dell’ex cava Tacchino, quindi servono le varianti urbanistiche del caso: sono due, e una di queste è ancora al vaglio della Regione. Quando l’iter burocratico sarà completato, si potrà procedere.
Fra le concause degli allagamenti nella parte bassa di Gradisca c’è poi la pessima situazione dei tombini, che per stessa ammissione della Protezione civile necessitano di una robusta pulizia. L’intervento da 12 mila euro previsto per quest’anno è un progetto fermo sulla scrivania. Il Comune di Gradisca d’Isonzo quest’anno non era riuscito a conferire l’incarico a Irisacqua a causa delle problematiche che hanno coinvolto l’ufficio Servizi finanziari.
Dal 2009 l’iter prevede che l’incarico venga affidato a Irisacqua con una spesa di 20 euro a pozzetto. Sull’intero territorio cittadino i pozzetti sono in tutto 2.125 e servirebbero 42.500 euro per pulirli regolarmente. Palazzo Torriani aveva deciso di agire per settori.
Luigi Murciano
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