Gradisca amplia la rete di videosorveglianza

GRADISCA. L'occhio del "Grande fratello" sulla Fortezza si amplia. Ma il suo campo visivo forse non è ancora completo. Con l'avvenuta installazione di cinque nuovi "occhi" tecnologici, la presenza di videocamere in città è stata praticamente raddoppiata dalla giunta Tomasinsig. Un orientamento che l'esecutivo aveva dimostrato sin dal suo insediamento, con il reperimento di 25mila euro stanziati per il potenziamento del sistema comunale di videosorveglianza. Le telecamere, dalle sei esistenti, passano a 11. Ma nuovi investimenti sono ipotizzabili - e secondo molti cittadini auspicabili - in futuro. Potenziamento e riparazione dell'esistente, è più corretto affermare, dato che nel "pacchetto sicurezza" deciso da Palazzo Torriani c'è già stato anche l'aggiornamento dei software e la riparazione di un paio di telecamere che nel frattempo erano andate ko a causa - pare - del maltempo: dapprima una al Mercaduzzo, quindi una in prossimità di viale Trieste, zona particolarmente sensibile sia per la viabilità sia per il viavai di ospiti del Cara nelle zone fluviali. Più recentemente è toccato alla telecamera posta fra piazza Unità d'Italia e via del San Michele il cui guasto è stato riparato da una ditta specializzata di Campoformido al prezzo di poco più di 2800 euro. Oltre alla riparazione dei tre occhi tecnologici guastatisi, la giunta ha comunque optato per l'acquisto e installazione di altri cinque dispositivi. Le aree di posizionamento dei nuovi occhi elettronici riguardano il rione del Mercaduzzo, all'altezza della rotatoria (due videocamere), via Ciotti all'angolo del palazzo municipale, l'incrocio fra le vie Papalina e Garibaldi, nei pressi delle scuole elementari, e infine l'area sportiva di via del San Michele, teatro in passato di raid vandalici o ladreschi: sia per quanto concerne il palasport "Ciro Zimolo" sia il Tennis Club, devastato da un misterioso incendio nel 2013. Ma il sistema di videosorveglianza potrebbe essere ulteriormente implementato nel corso del 2017. Potrebbero essere investite risorse per nuove videocamere oppure studiati eventuali spostamenti di quelle già in dotazione, a seconda delle criticità. Non a caso l'installazione della videosorveglianza era stata a lungo auspicata anche in via dei Campi, sia a servizio degli impianti sportivi del PalaMacoratti e dello stadio Colaussi (spesso teatro di atti vandalici, l'ultimo dei quali ai danni della segreteria del campo sportivo aveva prodotto danni per 20mila euro) e al camposanto comunale, dopo alcuni raid ladreschi in cui i malviventi avevano asportato bronzo e rame dalle tombe. Le telecamere a circuito chiuso che costituiscono il sistema di videosorveglianza del territorio gradiscano erano state attivate alla fine del 2012. Il sistema è attivo 24 ore su 24 in vari angoli di Gradisca, in particolare su tutti i punti in entrata e uscita dalla città. Ma anche in pieno centro: le prime telecamere erano state collocate in piazza Unità su uno dei nuovi punti luce (all'incrocio fra la piazza,viale Trieste e via del San Michele, quella interessata dalla riparazione di cui davamo conto qui sopra) e in un altro punto molto centrale, all'altezza del caffè Emopoli (quest'ultima pare fosse attiva ma non registrasse, per un altro guasto, le immagini). Passando alla periferia, la sorveglianza perimetrale dei punti di entrata e uscita da Gradisca è affidata alle telecamere installate in via Udine, a poche decine di metri dal Cie, sulle rotatorie verso Sagrado e Villesse e al Mercaduzzo. Il sistema è collegata con la base operativa della Polizia municipale. Gli agenti hanno la possibilità di monitorare in tempo reale ogni movimento, mentre la Questura e la Compagnia dei carabinieri possono acquisire le registrazioni in caso di necessità investigative.
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