Gradisca, sinergia tra i commercianti per rispondere a Tiare

Una bando di gara individuerà un soggetto incaricato di progettare il rilancio economico dei centri storici
Di Luigi Murciano
Bumbaca Gorizia 18.10.2009 Gradisca, via Ciotti con passanti - Foto di Pierluigi Bumbaca
Bumbaca Gorizia 18.10.2009 Gradisca, via Ciotti con passanti - Foto di Pierluigi Bumbaca

GRADISCA. L'ultima sfida di Gradisca per salvaguardare il suo tessuto emporiale. Un centro commerciale "naturale" nel cuore della Fortezza. Scade il 27 gennaio, dopo che in prima battuta era andato deserto, il nuovo bando di gara per l'individuazione di un soggetto da incaricare per la realizzazione del cosiddetto centro commerciale diffuso, finanziato dalla Regione per favorire il rilancio economico dei centri storici del Fvg attraverso la sinergia degli operatori del settore.

Il Comune di Gradisca non si arrende: la gara è stata dunque riproposta, anche se sull'esito ancora nessuno si sbilancia. Possono parteciparvi i soggetti iscritti alla Camera di commercio, i Cat della regione, l’Agenzia regionale per il Turismo, le associazioni di categoria di tutti i settori produttivi, quelle regionali di tutela dei consumatori e degli utenti; le Università del Fvg. Di certo, se il tessuto commerciale gradiscano ha una carta per resistere all'inevitabile impatto dell'apertura a Villesse di Tiare Shopping – o quantomeno per rimanere al passo con i tempi, come del resto sta provando a fare anche il Comune di Cormons - è proprio questa. A patto di non lasciarsi scappare pure questa mano.

La Fortezza è fra gli otto progetti finanziati dalla Regione per il rilancio del commercio nei centri storici. Piazzatasi fra i primi posti della graduatoria, beneficierà di circa 39mila euro. Ammontano in tutto a 400mila euro le risorse distribuite sul territorio del Fvg per offrire un’importante opportunità di rilancio a otto realtà nelle quali – si legge in una nota - si è inteso programmare “il recupero urbanistico associato a quello economico”.

Ma cos’è un centro commerciale naturale o diffuso? L’iniziativa prende le mosse dalla volontà della Regione di finanziare progetti di aggregazione di attività commerciali, artigianali, turistiche e di servizi localizzati in una determinata zona del centro urbano, nell’ottica di migliorarne la vivibilità e dare un positivo impulso alle piccole attività economiche. Di fatto si tratta di favorire una forma di sinergia fra le attività commerciali, i pubblici esercizi, gli enti pubblici e le associazioni per la promozione congiunta del marchio-città e del suo tessuto commerciale e culturale. Il finanziamento regionale incoraggia la creazione di un unico brand per il commercio del Comune interessato, premia l’organizzazione unitaria di iniziative emporiali ed eventi socio- culturali. Gioco di squadra, insomma.

Un treno importante per salvare ciò che resta – ed è ancora molto - dell’antica vocazione commerciale della Fortezza, già vittima della crisi generalizzata e già alle prese con l'ennesima, improba sfida alla grande distribuzione. Il soggetto affidatario nell’organizzazione del servizio dovrà garantire le seguenti attività: avvio di un processo di coordinamento commerciale e promozionale su modelli avanzati e sistematici, con l’obiettivo di trasferire su scala urbana le peculiarità positive dei centri commerciali. Possibili azioni: aperture straordinarie, prolungate o continuate; vendite promozionali coordinate; calendarizzazione di eventi comuni tra negozianti, eventi di carattere culturale e di itinerari del gusto per la valorizzazione delle tradizioni locali. E ancora aquisto di arredi base per la personalizzazione coordinata delle attività aderenti (fioriere, lanterne, tappeti, cartellonistica); sviluppo di una campagna promozionale dedicata. Possibile la creazione di un marchio cittadino.

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