Gradisca, una rotatoria all’incrocio “Dandini”

GRADISCA. Eliminare anche l'ultimo incrocio semaforico sulla 305. Sembra essere questo l'obbiettivo della giunta comunale di Gradisca d'Isonzo, che in un vertice Fvg Strade ha presentato, seppure ancora non ufficialmente, una lista di possibili interventi a miglioramento della viabilità regionale che transita nel territorio della Fortezza. L'obbiettivo è l'inserimento nel piano di intervento della società che gestisce la viabilità regionale dei lavori di realizzazione di una rotatoria al cosiddetto «incrocio Dandini". Un'opera che già il precedente esecutivo guidato da Franco Tommasini aveva ampiamente caldeggiato, tanto da fare ipotizzare un finanziamento nel 2014 e l'apertura del cantiere nel corso di quest'anno. L'opera è poi rimasta in naftalina, ma vi sono buone speranze che possa essere presto “ripescata”.
L'incrocio noto ai gradiscani come "Dandini" connette l'ex statale 305 (alias via Udine), via Roma e via Fratelli Venuti. La realizzazione di una rotonda al posto dell'attuale incrocio semaforico è vista – anche all'interno del nascituro piano del traffico - come decisivo per il completamento della messa in sicurezza della viabilità cittadina, vieppiù alla luce dell'avvenuta apertura del nuovo svincolo autostradale di Gradisca - al confine con il comune di Mariano - che scarica tutto il traffico, compreso quello pesante, lungo via Udine. L'assetto viario sull'ex statale è a tutti gli effetti rivoluzionato. La rotatoria all'incrocio "Dandini" diverrebbe così la terza rotonda realizzata a Gradisca in pochi anni, dopo il doppio manufatto fra le vie Udine, Palmanova e Trieste (all'altezza del ponte di Sagrado) e quella nel rione Mercaduzzo.
Ma non è finita. A Fvg Strade la giunta Tomasinsig potrebbe richiedere anche un intervento per la messa in sicurezza della viabilità in viale Trieste, la più lunga e trafficata via d'accesso a Gradisca, teatro negli anni di molti incidenti che hanno coinvolto sia i veicoli che i pedoni. La sede stradale larga e l'interminabile rettilineo invoglia i più spericolati a pigiare sull'acceleratore, in barba al limite di velocità e al fatto che la zona sia particolarmente vissuta. Vi si incontrano infatti non soltanto abitazioni, ma anche le prime attività commerciali della cittadina isontina. Col loro ovvio corollario di parcheggi a lato dei marciapiedi, che tolgono – in certi punti più delicati – spazio allo scorrimento delle vetture e in altri sottraggono visibilità a chi si trova costretto ad attraversare la carreggiata, che sia a piedi o in auto. In particolare sono insidiose le svolte laterali: per quanto larga, la strada non può ospitare tre auto: quella in sosta, quella che svolta, e quella che la segue e vorrebbe proseguire la corsa. Il Comune, dal canto suo, ha le mani parzialmente legate. La competenza è di Fvg Strade.
Luigi Murciano
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