Graduatoria-fantasma per 500 famiglie

La chiamano già la graduatoria-fantasma. Dieci mesi per sapere a chi saranno assegnati agli alloggi Ater di Gorizia. E sono cinquecento le persone in trepida (e snervante) attesa. Ora, la pazienza è davvero agli sgoccioli. Ci vorrà ancora del tempo per conoscere la composizione della graduatoria stilata dall’Ater di Gorizia e relativa al nostro Comune.
«Per quanto attiene alla graduatoria provvisoria del Bando Comune di Gorizia, salvo impedimenti della Commissione accertamento requisiti soggettivi, dovrebbe venir pubblicata a partire dalla seconda settimana di marzo - spiega il direttore dell’Ater, Alessandra Gargiulo -. Ad oggi sono state esaminate circa il 25% delle domande presentate».
Ma la rabbia è strisciante. L’ultimo bando per l'assegnazione di alloggi Ater a Gorizia si era chiuso ormai nel lontano 6 maggio scorso (otto mesi fa) ma, ad oggi, non è stata nemmeno abbozzata la graduatoria a dir poco molto attesa considerato che al bando hanno partecipato centinaia di persone. Cosa sta succedendo? Burocrazia? Qualche imprevisto?
«Per dare il via alla graduatoria - aggiunge Alessandra Gargiulo, direttore generale dell'Ater - è necessario che la commissione per l'accertamento dei requisiti entri in azione e svolga il proprio lavoro. Sfortunatamente, la commissione non era più attiva per decorrenza dei termini». E, allora, si è dovuto mettere in moto l'iter per nominare una nuova commissione. «E il suo insediamento - spiega Gargiulo - è avvenuto ai primi di dicembre. Ora, stiamo cercando di bruciare i tempi. Le domande sono tantissime (500), vanno analizzate con attenzione e scrupolo. Inoltre, la commissione non è composta, per legge, da elementi interni al nostro ente: quindi, si riunisce quando può, considerato che ogni componente ha la sua professione. Sta passando troppo tempo? Vero.
Ma è stata una concomitanza di fattri sfortunata. Comunque, per l’assegnazione degli alloggi popolari, si procede con la vecchia graduatoria». Il guaio è che nella vecchia graduatoria non sono inseriti i nomi delle persone che hanno presentato richiesta di alloggi popolari negli ultimi mesi.
I sindacati degli inquilini iniziano a perdere la pazienza. Ilva Greatti di Assocasa esprime pesanti perplessità su questa dilatazione dei tempi. «L’attesa è lunga, troppo lunga. Fra quelle 500 persone che hanno fatto domanda e stanno aspettando una casa popolare, ci sono persone in evidente stato di difficoltà. Potrei citare il caso di una donna, ammalata gravemente, che sta attendendo con trepidazione quella graduatoria.
«Intanto, vive un mese da qualche amica, un’altro mese da qualche altra conoscente e via andando. Ma non è una situazione umanamente accettabile. Queste persone possono anche attendere e arrangiarsi in qualche maniera ma hanno bisogno di un orizzonte certo, cioé una data certa. Non possono passare dieci mesi».
A portare a galla il problema della graduatoria "tardiva" era stato nei giorni scorsi il consigliere comunale Fabrizio Oreti (Per Gorizia). «La crisi economico-sociale - aveva evidenziato - sta mordendo ormai da diversi anni e come tutte le crisi che perdurano si ripercuotono su tutte le fasce sociali ma, per quanto riguarda Gorizia, è indirizzata soprattutto per il ceto medio e quello debole. Per queste considerazioni trovo grave che un gruppo di cittadini sia stato costretto a rivolgersi a me perché hanno perso le tracce dell'ultimo bando Ater chiuso ormai mesi fa.
«Certamente - aggiunse - chi fa domanda e richiede una casa Ater non lo fa per hobby, lo fa per un reale e imminente stato di necessità per sè e per i propri familiari: per questo è importante che le tempistiche di assegnazione siano rispettate e si chiudano nel più breve tempo possibile, ma a quanto mi è stato rappresentato cosi non è».
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