Grappa alla marijuana “fatta in casa”

di Alfredo Moretti
SAN GIORGIO DI NOGARO
Grappa alla marijuana per feste natalizie da”sballo”. La preparava una coppia in un’abitazione di Villanova di San Giorgio di Nogaro, ma è stata scoperta dai carabinieri di Palmanova. Sequestrati due chili e cento grammi di sostanza stupefacente sistemata in alcuni contenitori di plastica e una damigiana da cinque litri, oltre a una boccia da un litro, colmi di grappa realizzata con i fiori della marijuana, pronta per essere immessa sul mercato.
«Una vera novità» questa scoperta dell’infuso alla droga, ha dichiarato il luogotenente Antonio Tomaiuolo, mai riscontrata prima. Due gli arrestati, Paolo Colonello di 44 anni residente a San Giorgio di Nogaro nullafacente, vecchia conoscenza dei militi dell’Arma della città stellata (era già salito alla ribalta della cronaca in materia di droga negli anni ‘80) e la compagna, Paola Pavon operaia in una fabbrica della zona, pure quarantaquattrenne.
Denunciato invece M.G. il figlio diciottenne della donna che vive nella stessa casa della madre. Dal produttore al consumatore, così sostanzialmente si può definire questa impresa familiare dedita alla produzione ed allo spaccio di marijuana. Infatti, oltre alla grappa ed alla sostanza già pronta e confezionata, i carabinieri, che sotto la guida del comandante Tomaiuolo coadiuvato dai luogotenenti Marino Marinello e Sergio Rossi hanno perquisito la casa di cui è affittuaria la Pavon (in via Ponte Orlando 2 a Villanova di San Giorgio), hanno scoperto ramaglie appese ad essiccare in soffitta, bilancini ed il materiale per il confezionamento delle dosi per la vendita al dettaglio. Tutta la produzione avrebbe fruttato circa 18 mila euro. Secondo le dichiarazioni dei carabinieri i due arrestati seguivano appunto l’intero ciclo produttivo della marijuana che veniva coltivata in una zona agricola del sangiorgino. Sono stati colti in “flagranza di reato” ed arrestati con l’accusa di detenzione di sostanza stupefacente ai fini di spaccio.
L’indagine, coordinata dal sostituto procuratore Maria Caterina Pace, è stata avviata dal Nucleo operativo della Fortezza a novembre. Gli arresti sono stati convalidati dal Gip di Udine Roberto Venditti il 14 del mese scorso, ma l’intera operazione ha trovato compimento soltanto in questi giorni. In custodia cautelare in carcere a Trieste Paola Pavon, difesa dall’avvocato Mara Del Bianco, mentre a Udine, in via Spalato, Paolo Colonnello difeso da Severino Lodolo.
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