Guardia medica solo per telefono

A Cervignano ci sono problemi per la sede mentre il nodo contrattuale è risolto

CERVIGNANO. La sede della guardia medica non è più aperta al pubblico. I cittadini dovranno contattare il medico solo telefonicamente. Tra le motivazioni che hanno portato alla sospensione del servizio, c’è la questione sicurezza.

«Un ambulatorio – spiegano le guardie mediche - deve essere sicuro. A Cervignano non ci sono questi requisiti. Per raggiungere l’ambulatorio è necessario scendere le scale. Questa barriera architettonica sta a significare che non è un ambiente idoneo e va cercato uno spazio adeguato. Manca anche un bagno. Fino all’anno scorso, nello scantinato all’interno del quale eravamo ubicati, c’era un rilevatore di Radon e non conosciamo i risultati». Nei mesi scorsi, le guardie mediche avevano proclamato lo stato agitazione per la decurtazione dello stipendio (3 euro in meno l’ora).

Da quel momento le prestazioni non incluse nel contratto di lavoro non sono più garantite. «L’ultimo accordo integrativo aziendale – chiariscono i medici in una nota - è stato firmato e pubblicato il 29 marzo. Non abbiamo date certe e rifiutano il pagamento mensile. Ancora nessuna rassicurazione, inoltre, per quanto riguarda il pregresso. Per gli ambulatori, l’azienda sanitaria 2 sostiene non ci siano fondi mentre per il registro informatico sì. Nel frattempo si rischia di intasare il pronto soccorso e anche i medici di emergenza territoriale sono in stato di agitazione per problematiche contrattuali ed economiche. Chi paga le conseguenze è il cittadino».

Interpellato, il direttore del distretto sanitario, Luciano Pletti, ricorda che la questione è nata per problemi di tipo contrattuale. «A gennaio – Pletti ripercorre le tappe della vicenda - la direzione centrale salute ha inviato comunicazione a tutte le aziende regionali invitandole a regolamentare con apposito progetto obiettivo il riconoscimento di una quota variabile del compenso stipendiale pari a 3 euro l’ora, che, fino al 2017, era compreso come componente automatica della corresponsione mensile ai medici. Le aziende hanno dovuto aprire una contrattazione con le organizzazioni sindacali per concertare le attività e gli obiettivi a fronte dei quali si sarebbe mantenuto il riconoscimento di quel compenso».

La contrattazione si è conclusa la scorsa settimana e ai medici sarà riconosciuto il compenso. «Tutto questo – conclude Pletti - ha provocato un’azione rivendicativa su diversi fronti, che, fino a oggi, non erano stati adeguatamente affrontati nei tavoli sindacali, tra cui la questione sicurezza e l’attività ambulatoriale. Cervignano è l’unica postazione dell’azienda sanitaria 2 a essere dotata di telecamere di videosorveglianza esterna. C’è anche la sorveglianza con guardia giurata, non è una delle situazioni peggiori».

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