Ha riaperto dopo 22 anni il Centro diurno “Elios” del Cisi

Ventidue anni dopo, ha finalmente riaperto i battenti il Centro diurno “Elios” del Cisi di via Orzoni. E' stata una cerimonia semplice, quella di ieri mattina, ma fortemente simbolica, proprio per l'i...
Bumbaca Gorizia 312.03.2015 Nuovo Centro diurno Cisi Fotografia di Pierluigi Bumbaca
Bumbaca Gorizia 312.03.2015 Nuovo Centro diurno Cisi Fotografia di Pierluigi Bumbaca

Ventidue anni dopo, ha finalmente riaperto i battenti il Centro diurno “Elios” del Cisi di via Orzoni. E' stata una cerimonia semplice, quella di ieri mattina, ma fortemente simbolica, proprio per l'importanza dell'avvenimento.

Dopo tanti rinvii, intoppi burocratici e attese, il Cisi ha nuovamente a disposizione una struttura moderna, accogliente e all'avanguardia dove ospitare i suoi utenti disabili, che fino ad ora dovevano accontentarsi degli spazi di via Slataper, a Piedimonte, negli anni divenuti inadeguati, scomodo e persino pericolosi.

Tutto questo è il passato, presente e futuro hanno spalancato le porte al civico 58 di via Orzoni. «Grazie di cuore a tutti coloro che ci hanno permesso di riaprire questo centro diurno che era chiuso dal 1993 – ha detto prima del taglio del nastro, allietato anche dal coro dell'Università della Terza Età di Gorizia, il presidente del Cisi Silvano Buttignon -. Qui potremo svolgere nel modo migliore il nostro lavoro, che è quello di sostenere i disabili e inserirli per quanto possibile nella società». La direttrice del Cisi Anna Maria Orlando ha illustrato invece il programma di rimodulazione dell'offerta e del servizio che il Consorzio intende attuare ora che ha a disposizione la nuova struttura. Resteranno attivi i centri diurni di via Palladio e via Forte del Bosco, con il primo che si specializzerà nell'accoglienza e nella formazione dei soggetti più giovani. In via Orzoni invece confluiranno gli ospiti dell'ex centro di Piemonte e parte di quelli di via Palladio: attualmente ve ne sono nove, ma si potrà arrivare come previsto dalla legge fino ad un massimo di 25.

Tra le tantissime autorità presenti (come i consiglieri comunali Stasi e Hassek, gli assessori provinciali Cernic e Cecot, Eleonora Oddo per l'Anmic, Gabriele Grudina per l'associazione Ge.co, Mario Brancati per l'Anffas, Gianluigi Chiozza della Fondazione Carigo) anche il coordinatore dell'Azienda Sanitaria Isontina e Bassa Friulana Gianfranco Napolitano, che ha spiegato come “la missione dell'Azienda è di collaborare ed integrarsi con i servizi territoriali, a tutto vantaggio dell'utenza”. Il nuovo Centro diurno “Elios” del Cisi è costato circa 1 milione e mezzo di euro, di cui 500mila euro arrivati dalla Regione. Due piani e tantissimi spazi attrezzati per laboratori di musicoterapia, danza, cartonaggio, cucito, oltre a svariate iniziative in collaborazione con altre associazioni (La Meridiana e l'Università della Terza Età, ad esempio). Fondamentale anche la presenza di un grande spazio all'aperto, che era decisamente più piccolo e sacrificato nella vecchia sede di Piedimonte.

Marco Bisiach

Riproduzione riservata © Il Piccolo