I dieci anni di Giocomondo dove le lingue straniere si imparano divertendosi

l’anniversario
Sono trascorsi dieci anni da quando Adriana Leuzzi ed Emma Pim decisero di fondare a Trieste l’associazione di promozione sociale Giocomondo, dedicata allo studio delle lingue straniere. Una realtà che oggi conta quasi trecento iscritti, per la maggior parte bambini e ragazzi che qui possono studiare l’inglese, lo spagnolo, il tedesco e il francese, grazie alla presenza di cinque insegnanti madrelingua e di diversi collaboratori.
«Nel 2011 – racconta Leuzzi, presidente di Giocomondo – incontrai, nelle aule della scuola materna Armida Barelli, l’insegnante di inglese delle mie figlie, l’irresistibile Mrs. Daisy Pim, una signora “molto british”, che ama molto il suo lavoro e che è riuscita a trasmettere la sua passione alla figlia Emma. Ed è proprio con quest’ultima che ha avuto inizio l’avventura. Seppure giovane, Emma ha dimostrato fin da subito di sapersi dedicare con il massimo entusiasmo alla creazione della scuola: dalla gestione delle classi alla stesura dei programmi, ideando con amore quello che è il nostro metodo didattico. Da allora, la nostra associazione è cresciuta costantemente».
A Giocomondo, infatti, le lezioni sono decisamente dinamiche. «Il nostro obiettivo – continua Leuzzi – è essere coinvolgenti appassionando i bambini ed evitando la didattica frontale. Il progetto è nato proprio perché anche i più piccoli potessero trovare un posto dove imparare una lingua giocando e trovando un ambiente colorato e multiculturale. La nostra struttura è divisa in diverse aree: lettura, scrittura e gioco». Le attività di Giocomondo sono finalizzate anche allo studio della cultura associata alla lingua straniera. «Le nostre insegnanti propongono giochi che utilizzavano quando erano bambine. Inoltre, tra i laboratori gratuiti che offriamo al di fuori dei corsi, abbiamo di recente dato vita a un incontro di lingua e cultura spagnola, in collaborazione con la Ginnastica Triestina, pensando in particolare ai giovanissimi di madrelingua che, per via della pandemia da Covid-19, non hanno potuto viaggiare e trascorrere le vacanze con i parenti sudamericani».
Tra i piccoli iscritti ai corsi pomeridiani, d’età compresa tra i 9 e i 10 anni, l’entusiasmo è forte. «Ho imparato davvero tanto in due mesi», racconta Nicolò. «Abbiamo studiato la scoperta dell’America in spagnolo», dice invece Isabella. Non ha dubbi neanche la piccola Mariangela: «Emma è la maestra migliore del mondo!» . Alessandro dice di sentire «una notevole differenza» rispetto a quando è arrivato e anche Alice, Tito, Davide, Tommaso, Emma e Michele non nascondono la loro soddisfazione. «Studiate l’inglese che è la lingua più diffusa nel mondo!», chiosa Matteo.
«Cerchiamo di creare un gruppo rilassato e spontaneo», commenta maestra Emma. Numerose sono le collaborazioni di Giocomondo con le scuole e con le realtà locali scientifiche e sportive. «In questi dieci anni, tantissimi bambini sono cresciuti con noi e molti di loro sono diventati volontari nella nostra associazione, dove aiutano i più piccoli», racconta ancora Leuzzi. Tra questi giovani c’è Chiara che è arrivata a Giocomondo all’età di tre anni: «Oggi studio al liceo linguistico e sì, credo proprio che Giocomondo abbia influito sulla mia scelta». —
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