«I fan di Marchesan? Sono dei rosiconi» Cisint duella via post con Negrari (Mdp)



«Rosiconi». Li definisce proprio così, sul suo profilo social, il sindaco di Monfalcone Anna Cisint. Perché «si presentano e anziché spiegare ciò che vorrebbero fare una volta eletti, sparlano di chi lavora seriamente per i cittadini e realizza quanto promette». Rosiconi, dunque, sarebbero i sostenitori e alleati di Riccardo Marchesan, che l’altra mattina, alle fronde del Bobolar, l’albero icona di Staranzano, si è qualificato alla cittadinanza come candidato unico del centrosinistra compatto, incassando anche la standing ovation di quattro precedenti primi cittadini. Uno di questi, Franco Brussa, aveva punzecchiato Cisint tacciandola di eccessivo protagonismo. Ma la replica non ha tardato ad arrivare.

«Mi danno fin troppa importanza – prosegue –, ma capisco che dia loro fastidio quanto svolto a Monfalcone e che siano pertanto spaventati, a fronte di un candidato preparato e di grande competenza come Massimo Bruno. Quanto a Brussa, gli elettori hanno già detto la loro». «Credo – conclude – che l’amministrazione staranzanese uscente invece di parlare di me dovrebbe spiegare ai residenti perché il lido non è mai decollato, e la vicina Marina Julia invece prospera, perché le strade sono a pezzi e gli asili accusano cedimenti. Pensi a questo».

Sempre via stretto giro di post sui social la controrisposta di Matteo Negrari, assessore alla Cultura e segretario Art 1-Mdp: «Cara sindaco, stai tranquilla: non sempre tutti parlano di te. Nessuno ti ha attaccato, solo un commento è stato fatto e riportato dal giornalista. Per il resto abbiamo parlato di come si è governato e di cosa vorremmo fare, abbiamo ribadito i valori antifascisti e antirazzisti della nostra comunità. Nessun rosicone per il tuo “buon governo”, le amministrazioni lavoravano bene anche prima del tuo arrivo, lo sai? Per il resto, saranno gli elettori a decidere chi governerà, tu hai già deciso il candidato della tua parte...» .

L’altra voce che si leva, però, è quella di Massimo Bruno, tirato sabato in ballo dalla segretaria dem Antonella Bolletti: «Non voglio entrare in sterili polemiche sulla residenza in un comune piuttosto che in un altro limitrofo, il cui confine è una linea ideale senza soluzione di continuità. Voglio invece ribadire che le necessità dei cittadini di Staranzano sono molte, basti pensare al litorale, alle scuole, alle strade. Mi propongo di far uscire questa comunità da una situazione di stallo agendo anche sulla politica fiscale e di agevolazione allo sviluppo e all’occupazione, per quanto possibile e di competenza di un’amministrazione comunale».

«Voglio – conclude il candidato del centrodestra – porre in essere quelle opere mai effettuate per una generale inattività e agire solo e nell’interesse dei cittadini e non di una o più forze politiche. Sono tante le cose da fare, le uniche da non fare sono le polemiche e le levate di scudi». –





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