I kifeletti di Bulli e Pupe trionfano a Muggia

Seconda vittoria consecutiva per la compagnia premiata con il tema “Patatatrac”. In 15mila alla sfilata nonostante la pioggia
Di Riccardo Tosques
Silvano Trieste 07/02/2016 63¡ Carnevale Muggesano, Lampo, Il Giardino delle Farfalle
Silvano Trieste 07/02/2016 63¡ Carnevale Muggesano, Lampo, Il Giardino delle Farfalle

MUGGIA. Seconda vittoria consecutiva e terza assoluta per la Bulli e Pupe che ieri pomeriggio ha portato a casa la 63a edizione della sfilata del Carnevale muggesano. La compagnia ha conquistato i favori della giuria con "Patatatrac", una rivisitazione dei tanti modi di cucinare e mangiare la patata. Medaglia d'argento per l'Ongia con un tuffo nella Preistoria, e più esattamente nel periodo del mitico "Ongiassico". Sul gradino più basso del podio la Trottola con i mirabolanti spettacoli presentati in "Su il sipario!". Alla fine, dunque, il Carnevale non si è fatto fermare dal maltempo. La pioggia, che più o meno intensamente ha caratterizzato il corso mascherato dei carri allegorici, non ha impedito a oltre 15 mila persone di affollare le strade centrali di Muggia per assistere allo spettacolo rivierasco più bello dell'anno.

Il trionfo della Bulli e Pupe

Francis Poncharello e Jonathan Baker. Sono stati i protagonisti della mitica serie tv Chips ad aprire e scortare la sfilata della Bulli e Pupe. Introdotta da una nave che cerca di recarsi al Mandracchio, proponendo un azzardato inchino alla Schettino, con la canzone “America” di West Side Story, si è aperta la grande dimostrazione dei mille volti della patata. Il tubero è stato proposto in versione chips, gnocchi (abilmente preparati dal carro dello strucapatate), e dei baby kifeletti. Esilarante il doppio costume di zivole, patate e panzeta che, in un batter d'occhio, diventano un bel piatto prelibato. E se le patate possono anche lamentarsi quando vengono poste dentro la friggitrice, bisogna anche stare attenti perché i gabbiani sono sempre in agguato. Fine della sfilata in crescendo per Bulli e Pupe con il gruppo di sovietici intenti a pelare le patate per produrre la vodka e infine il grande carro internazionale in cui i grandi protagonisti sono state le patate di mezzo mondo. Le chicche? La patata cubana castrista e la giamaicana rasta.

I dinosauri dell’Ongia

Alle spalle della Bulli e Pupe si è piazzata l'Ongia. Introdotta da una classe di studenti di preistoria piuttosto disobbedienti in cui è stato reso omaggio anche ad Idelio “Mercurio” Sfetez, e con una maestra sui generis, l'Ongia ha scatenato la fantasia con i baby dinosauri che escono dai gusci, i feroci pterodattili che popolano i cieli, la scatenata Raptor Race, ossia la corsa di “velocità” dei velociraptor, in cui tra “zoto raptor” e “bumba raptor” alla fine il migliore di tutti è lo “stanco raptor”, addormentatosi ancora prima di correre. Alla Jurassic Dance, e alle note dei Flintstones, ha fatto seguito il carro finale con un bellissimo T-Rex, intento a banchettare con ossa umane cucinate in un bollente pentolone.

Trottola a teatro

La medaglia di bronzo, invece, è andata alla Trottola con “Su il sipario!” All’Amleto di Shakespeare, la compagnia muggesana ha fatto seguire le parodie dell'Aida e del Barbiere di Siviglia. Divertenti le poltrone umane, e l'impegnatissima orchestra musicale. Tra una sexy coniglietta e Batman, le Omble Cinesi hanno fatto da apripista ai ricercatissimi costumi del teatro giapponese Kabuki. Simpatici anche i pantomimi e le Blues Brothers. Nota di merito in assoluto, però, per il carro finale, una splendida riproduzione dei Muppets.

Le altre compagnie

La quarta piazza è andata alla Brivido, compagnia che a onor del merito avrebbe meritato ampiamente il podio. In “Haunted House” da menzionare i carri della Famiglia Addams, il cimitero delle lapidi (spassosamente inquietante), nonché il carro finale di satira politica con il volto di un Frankestein in versione Berlusconi-Renzi. Quinto posto per la Lampo con “Il giardino delle farfalle” in cui hanno brillato i preziosissimi costumi delle farfalle e il carro con i girasoli, sesta piazza per le “Sfumature di sette” dei Mandrioi, protagonisti di un ottimo carro finale con la parodia delle “sette sorelle”, ossia le compagnie petrolifere che stanno uccidendo il mondo. La penultima piazza è stata appannaggio delle Bellezze Naturali con “Foglie... mille voglie”, tema che non avrebbe certo meritato di trovarsi così in fondo alla classifica. Tra le realizzazioni migliori le erbe mediche, le edere rampicanti e il bellissimo carro finale con Eolo. Dulcis in fundo la compagnia della Bora, che ha deciso di portare per le strade una caricatura della nuova viabilità muggesana. Un modo divertente per fare un po' di satira politica locale.

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