I pompieri scendono in piazza contro la manovra del governo

Ci saranno pure loro. «Anche i vigili del fuoco del Friuli Venezia Giulia scenderanno in piazza a Roma il 19 novembre contro la manovra». Ad annunciarlo Damjan Nacini, segretario regionale del Conapo, Sindacato autonomo di categoria. Inoltre si stanno organizzando pullman dal Friuli Venezia Giulia aperta a tutti i pompieri della regione.
I sindacati aderenti alla protesta (Conapo, Ap Vvf, Sindir Vvf e Dirstat Vvf) andranno a chiedere al governo Conte e ai partiti di maggioranza di inserire nell’imminente legge di bilancio «un fondo economico contenente lo stanziamento, nel triennio 2020-2022, dei 216 milioni di euro necessari per l’equiparazione retributiva e previdenziale del personale del corpo nazionale dei vigili del fuoco con il personale delle forze di Polizia ad ordinamento civile, cui vanno aggiunti 14 milioni di euro per parificare agli altri corpi anche lo stanziamento per il riordino delle carriere».
Come evidenziato di recente su queste colonne, la situazione dei vigili del fuoco, negli ultimi mesi, nonostante gli appelli a fare qualcosa, non è cambiata. «Anzi, è peggiorata», ha spiegato sempre il sindacato. «Il nostro Comando - annota il Conapo - prevede, come pianta organica ottimale, la presenza di 208 unità. In realtà, stiamo lavorando con 30 unità in meno, fra funzionari capi reparto/capi squadra e vigili del fuoco. Negli ultimi mesi sono arrivati 4 rinforzi ma, a novembre, altrettante persone andranno via, trasferite». In più, vanno messi nel calderone i pensionamenti anche se, a sentire Ughi, praticamente nessuno ha sfruttato le possibilità fornite da Quota cento. «Poi, mancano 7 ispettori». E l’età avanza con tutto ciò che ne consegue anche in termini di efficacia e freschezza. Sullo sfondo, poi, c’è la storia infinita del distaccamento di Grado. —
Fra.Fa.
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