I primi monaci a Barbana Zorzin gestirà il Santuario

Lunedì prossimo, accompagnati dal vicario diocesano monsignor Armando Zorzin, sbarcheranno a Barbana due monaci benedettini. Si tratta di fra Stefano e fra Cirillo. È il primo passo per l’avvicendamento definitivo tra i frati minori francescani e i monaci benedettini, che sarà sancito ufficialmente il 6 gennaio del prossimo anno. È questa la data annunciata dall’arcivescovo di Gorizia. Una data che potrebbe forse anche essere modificata poiché di norma ci si trova nel periodo freddo dell’anno e come è noto a Barbana il metano non arriva, il riscaldamento è limitato solo ad alcune parti degli edifici e per quanto concerne il santuario, alla cappella delle confessioni dove viene anche celebrata la messa.
Fino all’arrivo di altri monaci, a Barbana rimarranno due frati che dovranno procedere con il passaggio di consegne e soprattutto far conoscere in tutti i dettagli quanto c’è nell’isola-santuario della Madonna di Barbana. Ma anche per continuare a celebrare funzioni religiose e a confessare.
Il primo sacerdote benedettino dovrebbe arrivare, infatti, durante il mese di dicembre. Altri due dovrebbero arrivare in seguito. Appare facile ipotizzare, inoltre, che uno dei due frati che continuerà ancora a rimanere a Barbana possa essere destinato alla Marcelliana di Monfalcone.
Il passaggio tra i frati e i monaci non è tuttavia così semplice come pare, in quanto c’è da pensare che i monaci benedettini dovranno conoscere, oltre ai dettagli inerenti Barbana, anche la realtà gradese e la sua gente poiché il Santuario vi fa pienamente parte.
Tra l’altro – in sintonia con il codice di diritto universale – c’è da evidenziare che a Barbana non pare, come ora, che verranno celebrati i battesimi e i matrimoni, cosa accadeva in passato, prima dell’arrivo dell’attuale parroco, e non di rado, in quanto veniva privilegiata la devozione dei fedeli verso la Madonna del Santuario. Tuttavia il battesimo rappresenta l’inserimento di un neonato nella comunità e questo ora avviene unicamente a Grado. Ma, ci si chiede, Barbana non è pur Grado?
Si diceva dell’inserimento dei monaci benedettini: appartengono al priorato conventuale di Santo Stefano della Congregaçäo Benedectina do Brasil, ovvero della congregazione benedettina brasiliana con sede a Bologna.
Monsignor Armando Zorzin ha vissuto nell’isola per diversi anni come parroco e pastore fra la gente, ed è stato nominato legale rappresentante del Santuario.
Sarà lui pertanto a doversi occupare di tutta la parte ammistrativo-gestionale, compresi i rapporti con il personale. Un aspetto quest’ultimo particolarmente importante poiché in ballo ci sono cinque posti di lavoro, nonchè i contratti di alcune concessioni.
Per quanto riguarda il ristorante “Al pellegrino”, pare sia già stato stabilito il fatto che per il momento si andrà avanti fino alla scadenza del regolare contratto, cioè per un paio d’anni.
Per quanto riguarda invece il personale, si tratta di quello che si occupa del negozio per la vendita dei ricordi del Santuario e di altre quattro persone con incarichi diversi.—
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