I vigili urbani di Gorizia saranno armati di spray

Via libera della giunta alla dotazione del flacone di peperoncino ritenuto idoneo a tutelare l’ordine pubblico
Di Marco Bisiach

Dovevano essere manganelli, saranno spray al peperoncino.

Archiviati non senza rimpianto i tanto discussi “tonfa”, i vigili urbani di Gorizia potranno presto dotarsi di un'altra arma di “dissuasione” per eventuali malintenzionati: lo spray antiaggressione.

Lo ha stabilito la giunta Romoli, approvando la proposta dell'assessore alla Polizia locale Stefano Ceretta, e assecondando l'articolo 18 della legge regionale numero 9 del 29 aprile 2009 che stabilisce che i vigili urbani possono essere muniti di strumenti di autotutela. Proprio quelli che attualmente mancano agli agenti di Polizia locale di Gorizia, che non a caso negli anni scorsi avevano più volte chiesto di poter ottenere quantomeno i manganelli, o “tonfa”.

Richiesta che era stata anche soddisfatta, tanto che il Comune di Gorizia ne aveva acquistato una discreta quantità grazie ad un apposito contributo regionale di circa 3500, per poi doverli riporre in armadio ad ammuffire visto che una circolare ministeriale li aveva giudicati arma impropria per le forze dell'ordine e dunque messi fuorilegge.

Allora si parlò di spreco e le polemiche non mancarono. Questa volta, si spera, tutto dovrebbe filare liscio, forse anche per l'apparenza decisamente più “innocua” delle bombolette spray.

Tecnicamente si tratta di “strumenti di autodifesa che nebulizzano un principio attivo naturale a base di oleoresin capsicum e che non abbiano attitudine a recare offesa alla persona”. Più prosaicamente stiamo parlando di bombolette del tutto simili agli spray al peperoncino che molte ragazze, specie nelle grandi città, portano già con sé in borsetta per difendersi in caso di aggressione.

Se ne trovano facilmente anche su internet, a seconda della tipologia, anche solo per una ventina di euro. Il Comune di Gorizia ovviamente non li acquisterà così, ma attraverso un'apposita gara per ottenere la fornitura e le ricariche necessarie.

A disposizione ci sono 4mila euro, che trovano copertura dal fondo regionale apposito del 2011: entro la fine dell'anno il Comune conta di ultimare la fase burocratica, in modo che magari già all'inizio del 2014 gli agenti possano avere a disposizione lo spray.

Ne sarà dotato tutto il personale impegnato in servizi esterni e di pattugliamento del territorio, e già solo il fatto di sapere che gli agenti portano nel fodero la temibile bomboletta dovrebbe rappresentare per tutti i malintenzionati o gli irosi un deterrente per lasciarsi andare a colpi di testa di fronte al pubblico ufficiale. Chi fosse intenzionato a sperimentare gli effetti dello spray andrebbe incontro ad un fortissimo bruciore sulla pelle, tosse, e prolungata lacrimazione: quanto basta, insomma, per mettere temporaneamente fuori combattimento anche il più robusto degli aggressori.

È chiaro comunque che, pur trattandosi di un arma non letale, gli agenti dovranno utilizzarla solo in caso di effettivo bisogno, per tutelare la propria incolumità. E per questo tutto il personale interessato al porto dello spray dovrà prima seguire un apposito corso, per imparare ad usare correttamente la nuova “arma”.

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