I volontari di Nuovo lavoro: «Noi i primi a credere nello sviluppo in via Rastello»

GORIZIA Lo si può dire. È stato uno dei primi a credere in via Rastello «quando i fondi Pnrr non c’erano», dice con un pizzico d’orgoglio.
Francesco Mastroianni è l’anima dell’associazione “Nuovo lavoro” che ha la sua base operativa, e non solo, lungo l’antica via del commercio. Un sodalizio che ha contribuito, e sta contribuendo, a dare un po’ di luce e di vivacità a quella strada in attesa di perenne di rilancio che, ora, diventa urgente in prossimità della Capitale europea della cultura. «È una via bellissima e non devo certamente dirlo io: ricca di storia e di simboli della storia di Gorizia. Oggi posso dire con soddisfazione che abbiamo diciassette vetrine tirate a lucido. Abbiamo risistemato diversi spazi e credo abbiamo contribuito a dare un po’ di lustro al centro storico. Sono 460 i metri quadrati a nostra disposizione, totalmente risanati e ritinteggiati».
In via Rastello c’è la sede istituzionale di “Nuovo lavoro” nella zona che porta a piazza Cavour ma ci sono anche altri spazi verso piazza Vittoria che coincidono con la cosiddetta sala-cultura, spazi per dar vita a piccoli eventi e esposizioni e un magazzino. «La sede ce l’abbiamo ormai dal 2008, abbiamo preso possesso invece dell’altra parte da tre anni. Ci crediamo».
Mastroianni si dice felice delle ultime iniziative per rivitalizzare l’antica strada. «Non vedo ancora grandi movimenti, ma credo si debba essere fiduciosi. Noi, la nostra parte la stiamo facendo e mi auguro possa essere, davvero, l’inizio di una nuova era». —
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