Il backstage del musical “We will rock you” si svela ai lettori

TRIESTE Al cospetto dell’imponente platea e tra le quinte del palco, sono stati svelati gli aspetti tecnici e i segreti strutturali del Politeama Rossetti, gremito in questi giorni di specialisti, operai, tecnici e attori. Ieri infatti, dieci lettori iscritti alla nostra community “Noi il Piccolo” hanno potuto scrutare ed esplorare il backstage dello spettacolo musicale ispirato agli immortali Queen: “We will rock you”, per la terza volta e “tutto diverso” qui a Trieste.
Introducendo la visita, il direttore organizzativo Stefano Curti ha esposto ai 10 lettori gli interventi strutturali che hanno riguardato il teatro, in seguito soprattutto ai numerosissimi sopralluoghi tecnici fatti ad hoc per gli spettacoli ospitati: è stata evidenziata la criticità della porta d’ingresso della scenografia, che affacciata su via Crispi, è posta a circa 6 metri dal livello del palcoscenico; per necessità di trasporto sceneggiature infatti, si è dovuto montare un muletto che sopportasse un peso di 2 tonnellate. Sono state inoltre illustrate le “americane”, ossia i tralicci su cui sono appese le luci di scena.
In un secondo momento, la comitiva si è spostata nel backstage: prima tappa è l’area microfoni e mixer, dove è stato spiegato il concetto di duplicità di ascolto dell’attore e dello spettatore, con audio di palco e audio di sala; lo sguardo si è poi posato sulla posizione sopraelevata della band, non visibile al pubblico e nascosta dalla sceneggiatura. È stato anche reso noto che la pavimentazione del palco è numerata per agevolare l’attore a capire la propria posizione rispetto al centro. Dulcis in fundo, i nostri lettori hanno avuto accesso al sottopalco, dov’è stato illustrato il particolare meccanismo che permette di modificare l’inclinazione dello stesso, solitamente livellato ad una pendenza del 3, 5%. Grande l’interesse e molte le domande fatte. —
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