Il baseball ronchese piange il mitico Miani

RONCHI

È stata accolta con grande tristezza a Ronchi dei Legionari, ma non solo, la notizia della scomparsa, nelle scorse ore, di Luciano Miani, Giaguaro per tutti, giocatore ed allenatore di baseball, ma dai trascorsi importanti anche nel rugby.

Miani era nato a Monfalcone nel marzo del 1934, ma già in tenera età era approdato a Trieste. Pratica diversi sport, eccellendo nel calcio, basket, boxe, rugby e soprattutto il baseball dove esordisce con la Pellicana a 25 anni, subito coinvolto nel campionato di serie C del 1959. Dopo pochi anni, nel 1965, si trasferisce a Ronchi nei Black Panthers. Tre anni dopo contribuisce a far vincere alla squadra il campionato e la promozione nella massima serie dove, in seguito, per quattro anni vestirà i panni di allenatore e giocatore.

E tutti, ancora oggi, se lo ricordano quando, per essere più vicino allo stadio, vive in una roulotte parcheggiata all’esterno del Gaspardis. Ma qui allenerà anche la mitica formazione dei Bora del presidente Altobelli. Ritorna a Trieste dopo tredici anni e nel biennio 1977-1978, porta nella massima serie nazionale l’Alpina. In seguito si sposta in Venezuela, dove frequenta assiduamente diamanti. Nel 1982 rientra in Italia, nelle Marche, dove allena la Scavolini di Pesaro. Negli anni seguenti guida diverse squadre, Cupramontana, Ponte di Piave, Castelfranco Veneto e nuovamente a Ronchi dei Legionari.

Negli anni’90 viene chiamato ad allenare a Verona dove vince il campionato A2 ed entra nell’olimpo del baseball nazionale. Viene eletto Coach of the Year 1991 un alto riconoscimento della Fibs per i suoi meriti come giocatore ed allenatore. In seguito ritorna a Ponte di Piave, poi a Buttrio e nel 2004 torna a guidare la squadra triestina dell’Alpina Tergeste, riportando la squadra nella massima serie nazionale dopo 20 anni di assenza. Nuovamente a Ponte di Piave nelle stagioni 2008-2009 che porterà alla conquista della serie A. Dal 2011 e 2012 è con i Ducks di Staranzano in B. —

Lu. Pe.

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