Il batterista dei Pooh D'Orazio e quell'arresto da "Robin Hood" a Trieste

TRIESTE «Lui era una specie di Robin Hood. A Trieste fu arrestato prima del concerto». E' l'episodio che emerge da un'intervista al Corriere della Sera in cui il musicista Red Canzian ricorda il socio e amico di una vita Stefano D'Orazio. Il batterista dei Pooh è morto venerdì 6 novembre a 72 anni, in seguito a complicanze legate al Covid.
Nel corso dell'intervista D'Orazio spiega il dolore di tutta la band per la scomparsa dell'amico: «Non ho potuto stargli vicino quando è morto. Non faccio altro che stare male per lui». E poi per spiegarne il carattere racconta un aneddoto esplicativo, legato al capoluogo del Fvg: «Lui era una specie di Robin Hood. A Trieste fu arrestato prima del concerto. Una automobilista insultava una signora con un bambino che attraversava molto lentamente sulle strisce. Lui prese a male parole l’automobilista che poi si rivelò essere un carabiniere. Così finì a passar la notte nelle carceri del Coroneo e noi suonammo in tre. Ricordo ancora i cori degli altri detenuti quando si scoprì che il nuovo arrivato era Stefano D’Orazio. L’episodio è un esempio della sua vocazione alla bontà, a difendere il deboli, gli svantaggiati».
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