Il Calvario come non si è mai visto

Millecinquecento metri lineari per superare un dislivello di 150 metri. Una passeggiata da fiatone - da percorrere con adeguate calzature - ma che ripaga della fatica offrendo panorami mozzafiato e la sensazione di immergersi nella grande storia. Non solo quella della Prima guerra mondiale. È questo, in sintesi, il sentiero che da Piedimonte sale all’obelisco e che si snoda sulle tracce dell’antico percorso pedonale del monte Calvario. «Calvario, una Gibilterra di fango», scriveva nel maggio del 1907 Joseph Rudyard Kipling, corrispondente di guerra. «Calvario, una montagna vera, a dispetto della sua altitudine massima di 241 metri. Una montagna monumento», chiosava l’assessore comunale Guido Germano Pettarin, ieri in municipio, nel presentare il ripristino del sentiero che verrà inaugurato sabato alle 10.30. Per il sindaco Romoli un’esperienza vincente che incoraggia a riprovarci anche per la strada del Sabotino. Il sentiero del Calvario comincia dal piazzale retrostante l’ex scuola elementare di Piedimonte, dopo mille metri si arriva al Naso di Lucinico, di qui si sale sul crinale arrivando prima alla Tre Croci e poi al piazzale dell’obelisco. Una variante è salire in vettura da Lucinico, posteggiare in prossimità del quinto tornante, scendere a piedi al Naso e immettersi nel sentiero. Sabato Apt garantirà bus navette su questo itinerario. Il Calvario dunque torna a portata di mano dei turisti, «e dei tanti goriziani che ignorano la bellezza di questo monte, sia dal punto di vista storico e che ambientale», ha aggiunto Pettarin.
A consentire il recupero del sentiero è stata la collaborazione tra volontariato e pubblico. Coordinati da La Primula sono stati coinvolti Lucinis (ex consiglio di quartiere), parrocchia di San Giorgio, associazione sportiva e culturale del Corpo Forestale del Fvg, Ana Gorizia e gruppo di Lucinico, Cai Gorizia, coro Monte Sabotino, Sappenhofer, gruppo ricerche e studi Grande guerra Alpina delle Giulie di Trieste, Nordic Walking centro Isontino di camminata nordica e parrocchia di San Giusto di Piedimonte. A dar man forte alle associazioni la Regione, la Protezione civile Fvg, il Comune di Gorizia, il Corpo Forestale Fvg, la Bcc di Lucinico Farra e Capriva, la Camera di Commercio e la Fondazione Carigo. Lavori a cura della Cesare Giulio impresa di Tarvisio.
L'intervento di Protezione civile per la messa in sicurezza dei versanti del Calvario è costato 160mila euro finanziati dalla Regione. La progettazione del ripristino ambientale del sentiero è stata curata dall’architetto Lino Visintin.
Gli interventi realizzati sono finalizzati alla salvaguardia del transito e della pubblica incolumità e consistono in opere per l'intercettazione delle acque meteoriche lungo la strada per l'acquedotto quali canalette trasversali, apertura e ripristino di canali di scolo, nuovi attraversamenti. Sono stati regimati i vari rii esistenti sul versante della montagna pulendo la vegetazione infestante cresciuta negli anni ricalibrando la sezione degli alvei e realizzando diverse piccole soglie in massi che trattengono il materiale solido e fenomeni di escavazione. Durante il corso dei lavori si è proceduto ad una bonifica bellica sistematica delle aree, eseguita da ditta specializzata accreditata dal Ministero della difesa. (r.c.)
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