Il cane fiuta-denaro ha intercettato 5 milioni

GORIZIA Più di 5,5 milioni “irregolari”: 5.590.036 per la precisione. Nell’ambito dell’attività di controllo svolta agli ex valichi di Sant’Andrea, Casa rossa, Salcano, San Gabriele, Vencò, la Guardia di finanza di Gorizia ha individuato, negli ultimi 2 anni, ben 221 persone in possesso di denaro contante (5.590.036 euro), trasportato in entrata o in uscita dallo Stato italiano senza dichiarazione. Fondamentale l’apporto di Caboto, un cane addestrato a cercare denaro.
Come noto, al fine di monitorare i trasferimenti di capitali in ingresso e in uscita dall’Italia, ogni persona che varca il confine nazionale con denaro contante per importo pari o superiore a 10.000 euro, deve dichiarare tale somma all’Agenzia delle dogane e dei monopoli. Non è difficile immaginare che ci sia anche qualche cliente dei casinò d’oltreconfine. Nel solo 2015 sono state contestate 109 violazioni alla normativa valutaria con un incremento del 118% rispetto al 2014. Sempre nel 2015, è stato quantificato in 2.675.839 euro l’ammontare di denaro contante irregolarmente trasferito, con un aumento rispetto al 2014 del 160%, mentre il denaro contante intercettato nei primi 6 mesi del 2016 ammonta già a 1.886.152 euro, con 63 casi accertati. «Le persone controllate - fa sapere la Gdf - si sono avvalse della facoltà di definire gli illeciti amministrativi attraverso l’oblazione (procedura volontaria che ha consentito loro di pagare subito una sanzione in misura ridotta) con versamenti nelle casse dello Stato per un importo totale di 1.056.039 euro. L’attività di monitoraggio dei flussi valutari transfrontalieri, inoltre, ha consentito di censire 444 casi di trasferimento di denaro contante per importi inferiori alla soglia di 10.000 euro e complessivamente ammontanti ad 2.260.014 euro, da cui sono scaturite altrettante segnalazioni ai reparti del corpo competenti sul territorio nazionale per possibili ulteriori sviluppi finalizzati alla ricerca di illeciti di natura tributaria».
I trasferimenti irregolari e quelli sottosoglia intercettati dai finanzieri isontini tra il 2014 ed il 2016 ammontano pertanto a 7.850.050 euro. Tra le diverse tecniche utilizzate dai trasgressori per nascondere il denaro si annoverano le modalità di occultamento classiche sulla persona (in scarpe, calzini, indumenti intimi) e nelle auto (all’interno dei vani, quali cassetti, braccioli e schienali portaoggetti), nonché il ricorso a sacchetti di plastica sottovuoto. Le attività di controllo sulla circolazione transfrontaliera dei flussi finanziari, che la Gdf svolge fuori dalle aree doganali, hanno il fine di verificare l’origine e la causa di importazioni ed esportazioni di valuta, anche in un’ottica internazionale delle attività criminali, dedite al riciclaggio di denaro “sporco”.
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