Il Carnevale carsico al sole premia Aladdin e Basovizza

Medeazza-San Giovanni di Duino, con il carro intitolato “Aladdin e la lampada ingolfada”, e il gruppo di Basovizza, che ha proposto il tema “Gusti del Carso”, sono i vincitori della 52.a edizione del Carnevale carsico, manifestazione che ieri pomeriggio ha richiamato a Opicina migliaia di persone, per assistere alla sfilata che ha impegnato centinaia di figuranti in maschera.
Per quanto concerne la graduatoria dei carri allegorici, alle spalle dei vincitori della formazione che ha accomunato le due frazioni del Comune di Duino Aurisina e che ha totalizzato 90 punti, si sono classificati nell’ordine Prepotto, con il tema ecologico “Affoghiamo nella plastica” (87), e San Pelagio, con “San Pelagio nel paese delle meraviglie” (84).
Per quanto concerne invece i gruppi, dietro a Basovizza, che ha ottenuto 81 punti dalla giuria, hanno conquistato il podio Conconello-Pis’cianzi, secondo con “Poche ma bone, siamo un milione” (75) e il gruppo “Luna puhna” di Padriciano e Gropada, terzo con “Xe più coghi che luganighe” (73).
I distacchi decisamente ridotti hanno confermato la qualità delle scelte fatte dagli organizzatori dei vari gruppi e dagli ideatori delle allegorie che hanno caratterizzato i carri.
A fare da cornice alla sfilata che ha attraversato le vie di Opicina e alla kermesse conclusiva delle premiazioni, svoltasi nel cortile del Circolo “Tabor”, è stata una gran folla, richiamata sull’altipiano dalla magnifiche condizioni atmosferiche. Più di qualcuno ha battezzato l’edizione 2019 del Carnevale carsico una estemporanea “festa di primavera in maschera”. Sono state allora migliaia le persone che, complice la temperatura che invitava a stare all’aperto e un sole piuttosto raro nei primi giorni di marzo, hanno raggiunto l’altipiano per partecipare all’evento e godere di un pomeriggio di allegria.
A fare le spese, si fa per dire, della benevolenza del clima, sono stati coloro, ed erano tanti, che avevano preparato costumi adeguati a temperatura più rigide. E così si sono visti i componenti di alcuni gruppi sudare copiosamente sotto pesanti copricapi e imponenti armature. Ma la partecipazione all’allegria del Carnevale implica anche un piccolo sacrificio e tutti hanno gioiosamente accettato una situazione comunque favorevole all’eccellente esito della manifestazione.
Il pubblico ha tributato a tutti i figuranti applausi a non finire. I tredici gruppi mascherati e i sei carri allegorici hanno formato un gigantesco cordone snodatosi dalla strada che porta a Fernetti verso il centro di Opicina in un tripudio di colori e musiche che hanno coinvolto tutti, proponendo temi legati all’attualità, espressione della fantasia e della creatività di chi ha preparato costumi e allegorie.
L’edizione n. 52 è stata insomma un successo, che ha premiato l’impegno organizzativo del Comitato del Carnevale carsico, sorto nel lontano 1971, presieduto da Igor Malalan e tutt’ora alla ribalta nell’allestimento del primo dei tre grandi appuntamenti col Carnevale che si vivono nel territorio triestino.
Dopo quello di Opicina sono in programma oggi pomeriggio il corteo di Muggia e martedì, sempre di pomeriggio, quello del Palio di Trieste. —
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