«Il centro ex Msf torni alla sua funzione originaria di hub»

L’obiettivo futuro riguardo il centro ex Msf di San Rocco deve essere quello di ridurre ulteriormente le giornate di permanenza: il centro, dopo il passaggio di consegne con Medici senza Frontiere, è diventato un hub di prima accoglienza e dovrebbe esserci un maggior “ricambio”, una maggiore rotazione di richiedenti-asilo ma l’assenza di altre strutture di accoglienza allunga i tempi della permanenza.
A toccare la questione è ancora Mauro Peressini del Mosaico. Che parla, anche, di altre necessità: «La prima è che si possano avviare anche nel Goriziano, grazie alle modifiche normative di questi giorni, i percorsi di pubblica utilità utilizzando le persone ospitate. La seconda è che si generino le condizioni, in termini di nuove disponibilità all’accoglienza, per alleggerire la presenza a Gorizia con il ritorno quindi dell’hub alla sua funzione originaria».
Il terzo auspicio è che «la politica discuta e decida democraticamente quale è il proprio modello di accoglienza partendo dalla dignità, dai diritti e dai doveri di ogni persona», conclude il presidente del consorzio di cooperative.
(fra.fa.)
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