Il cinema porta a Trieste 6 milioni di euro E la città si prepara a “La porta rossa 3”



Trieste è sempre più un punto di riferimento per il mondo del cinema. La Film Commission del Friuli Venezia Giulia e il Comune, hanno rinnovato l’accordo di co-organizzazione delle produzioni, un documento che consente una semplificazione in alcune procedure burocratiche, come ad esempio la concessione dell’occupazione degli spazi pubblici e le ordinanze temporanee.

Federico Poilucci, presidente della Film Commission, ha elencato alcuni numeri sulle produzioni del 2018. «Ci sono stati 633 giorni di riprese in tutto il Friuli Venezia Giulia, di cui circa 400 a Trieste. Abbiamo calcolato un indotto economico complessivo di 9,5 milioni, a fronte di un investimento della Regione di 1,5 milioni, in città ne sono rimasti circa 6. La sola serie La porta rossa ha visto nel 2018 122 giornate di riprese con un indotto economico stimato in 3,65 milioni, oltre ad aver dato lavoro a circa 30 triestini sui 60 della troupe. Giusto per capire quanto il sistema sia cresciuto, all’inizio erano in 5/6 i triestini impiegati nelle produzioni, oggi rappresentano la metà degli staff. A questo possiamo anche aggiungere le circa 2 mila comparse che hanno fatto parte di questa seconda serie».

Lorenzo Giorgi, assessore con delega a Demanio e coordinamento Eventi, ha sottolineato l’importanza di queste produzioni che valorizzano la bellezza di Trieste. «Otteniamo una visibilità incredibile e chi scopre la città magari è invogliato a visitarla. Si tratta di un accordo che per noi è a costo zero, se non conteggiamo i canoni di occupazione del suolo pubblico. Le produzioni a volte richiedono concessioni in tempi brevi, ad esempio se c’è la necessità di spostare il luogo di un set, e questo accordo rende questi passaggi più rapidi. Abbiamo fatto scuola perché molti comuni ci stanno copiando la delibera». Giorgi ha inoltre auspicato che venga sfruttato anche il canale turistico. «Ne parlerò con l’assessore Federica De Santis, che mi sembra molto ricettiva su queste tematiche». «Da parte nostra – ha ricordato il presidente Poilucci – abbiamo già le passeggiate sui luoghi dei film con Esterno/Giorno, molto apprezzate da triestini e stranieri».

La Rai ha iniziato a ritrasmettere la prima serie de La porta rossa, in modo propedeutico per la tanto attesa seconda stagione che inizierà il 13 febbraio e per sei mercoledì riporterà nelle case degli italiani l’ispettore Leonardo Cagliostro, interpretato da Lino Guanciale. «So che gli sceneggiatori, Carlo Lucarelli e Giampiero Rigosi – ha confermato Poilucci – stanno già lavorando alla terza stagione che, se non ci saranno intoppi, potrebbe arrivare nel 2020».

Da domenica 10 marzo, e per quattro puntate, ci sarà su Canale 5 la fiction Il silenzio dell’acqua con Giorgio Pasotti e Ambra Angiolini, girata in tutta la provincia. Anche in questo caso si tratta di un poliziesco con la ricerca di una ragazza di 16 anni scomparsa da casa.

A maggio o giungo, la data è ancora da confermare, arriverà nelle sale invece il quarto film di Gabriele Salvatores girato a Trieste. Dal titolo Se ti abbraccio non aver paura è tratto dall’omonimo libro di Fulvio Ervas che racconta il viaggio in moto di un padre con il figlio affetto da autismo. Nel cast, oltre a Diego Abatantuono che insieme a Salvatores ha vinto il premio oscar per Mediterraneo, anche Valeria Golino, che aveva collaborato con il regista per Puerto Escondido, e Claudio Santamaria. –



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