Il colonnello Zorzitto lascia Redipuglia: «Il Sacrario è finito»

Dopo sei anni rientra al comando della brigata Pozzuolo Entro i primi mesi del 2021 gli ultimi ritocchi al restauro

Luca Perrino / FOGLIANO

Da domani il tenente colonnello Norbert Zorzitto non sarà più il direttore del Sacrario militare di Redipuglia e di tutte le altre realtà collegate. Dopo sei, lunghi e intensi anni, l’ufficiale, che era giunto nel dicembre del 2014, torna al comando di appartenenza, ovvero quello della brigata Pozzuolo del Friuli di Gorizia. Gli subentra il tenente colonnello Massimiliano Fioretti, proveniente dal Genova cavalleria e già direttore del museo di Palmanova.

Sono stati anni intensi, quelli vissuti da Zoritto, contrassegnati da momenti e date importanti, una su tutte il centenario dallo della Grande Guerra. Ma c’erano anche i lavori di ristrutturazione del Sacrario da avviare e da seguire, gli interventi di messa in sicurezza del colle Sant’Elia, lavori in altri cimiteri militari e tanti appuntamenti da organizzare, come il grande concerto diretto da Riccardo Muti nel 2015. «Sono convinto che dopo un po’ di anni si debba voltar pagina, altrimenti un incarico si trasforma in qualcosa di troppo personale. Ma lascio – dice Zorzitto – nella speranza di aver fatto un buon lavoro, ma, sopratutto, soddisfatto dei rapporti che si sono instaurati con le istituzioni, regionali e locali, con le associazioni, ma anche con tanti singoli cittadini. Rapporti che non erano scontati, che ci hanno dato modo di realizzare tanti progetti, come il sito cadutigrandeguerra.net o il restauro dei registri che raccolgono i nomi dei caduti».

Progetti che hanno fatto avvicinare le persone proprio alla memoria di quei soldati. Testimonianze di affetto e di vicinanza che sono arrivate da ogni regione italiana, ma anche da Australia, Stati Uniti e Canada. Apprezzato è stato il lavoro svolto all’interno dei cimiteri austroungarici di Fogliano, Prosecco e Aurisina. Perché non ci sono soldati di serie A e di serie B. Se pensa al ricordo più bello, il tenente colonnello Zorzitto riporta la sua memoria alla visita, due anni orsono, del presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, che ha avuto l’onore di accompagnare nelle sale museali di casa Terza Armata. Quella struttura che, presto, sarà interessata da importanti lavori di restauro, così come avviene adesso, seppur tra mille difficoltà dovute all’emergenza sanitaria, per il Sacrario.

Zorzitto è stato in prima linea per ogni genere di incombenza, sempre pronto a collaborare. Ed è grazie a lui, ad esempio, che il Corpo forestale regionale ha messo a dimora nuove piante o che si è instaurata una profonda collaborazione con la Pro loco di Fogliano Redipuglia o con l’Associazione nazionale alpini. In questi sei anni, poi, ha dovuto occuparsi non solo del Sacrario, ma anche del tempio ossario di Oslavia, di Medea, degli ossari di Udine e Cargnacco, del sacrario di Timau e dei cimiteri austroungarici di Fogliano, Duino, Prosecco, Brazzano e Palmanova. Così come anche del cimitero di Caporetto. Chi ha lavorato fianco a fianco con lui sa bene quanta passione e quanta volontà ci ha messo nello svolgere questo incarico. Un uomo che, davvero, ha lasciato il segno. Ora l’incarico sarà nelle mani del tenente colonnello Fioretti. La prima incombenza la conclusione dei lavori al Sacrario, iniziati già nell’estate del 2018, e che, entro i primi mesi del 2021, dovranno essere portati a compimento. Quello che, in via di ultimazione è un restauro, per un importo di 7 milioni di euro, che non ha modificato l’aspetto e le caratteristiche che oltre 80 anni di storia hanno dato al monumento. —

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