Il “Compasso d’oro” Sonnoli dona 370 manifesti al Mart

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Poche settimane fa ha conquistato il Compasso d’oro (il secondo della sua carriera) per il libro fotografico “Matera Cityscape”. E ora il triestino Leonardo Sonnoli torna a far parlare di sè. Il celebre grafico triestino, presidente dell’Alliance Graphique Internationale, ha donato infatti all’Archivio del ’900 del Mart, il Museo di arte moderna e contemporanea di Trento e Rovereto, 370 tra manifesti, locandine e pubblicazioni che documentano la sua straordinaria ricerca grafica. Della collezione fanno parte materiali prodotti tra il 1996 e oggi, tra i quali anche la pubblicazione vincitrice del recente premio.

La donazione non è il primo “regalo” che Sonnoli fa al Mart: in occasione della mostra In fon we trust! Arte e tipografia dalle Collezioni del Mart allestita lo scorso inverno alla Casa d’Arte Futurista Depero, Sonnoli aveva realizzato un manifesto-icona, prodotto in 3mila copie che si sono volatilizzate nel corso dell’esposizione.

La raccolta di manifesti realizzati da Leonardo Sonnoli sarà conservato, studiato, valorizzato e fruito nel museo che custodisce, nel medesimo filone di ricerca, centinaia di edizioni futuriste, come il Libro Imbullonato di Fortunato Depero o i manifesti di F.T. Marinetti, documentazione d’archivio come quella appartenente all’Archivio di Nuova Scrittura, nonché migliaia di opere legate a movimenti come l’Arte concettuale, la Poesia visiva, la Poesia concreta e Fluxus.

Coerente con l’identità delle collezioni del Mart, la produzione di Sonnoli, triestino di nascita ma riminese d’adozione, si caratterizza per una sperimentazione costante dell’utilizzo grafico del lettering, in ogni sua forma. L’indagine avviata dalle sperimentazioni tipografiche futuriste e rinnovata dalle ricerche verbovisuali degli anni Sessanta e Settanta, viene così registrata nel centro di ricerca del Mart, l’Archivio del ’900, anche nei suoi esiti sperimentali più contemporanei.

Sonnoli, classe 1962, ha curato l’identità visiva di prestigiose istituzioni culturali italiane e internazionali, tra cui La Biennale di Venezia, il castello di Versailles, la Fondazione Pinault e il Centre Pompidou di Parigi.

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