Il Comune con la biblioteca ambisce al “Città che legge”

RONCHI DEI LEGIONARI. Forte dei numeri prodotti dalla sua biblioteca, del progetto che, da anni, coinvolge gli studenti di tutte le età, ma anche delle iniziative già realizzate e dai progetti in...
Bonaventura Monfalcone-25.01.2016 Biblioteca-Ronchi dei Legionari-foto di Katia Bonaventura
Bonaventura Monfalcone-25.01.2016 Biblioteca-Ronchi dei Legionari-foto di Katia Bonaventura

RONCHI DEI LEGIONARI. Forte dei numeri prodotti dalla sua biblioteca, del progetto che, da anni, coinvolge gli studenti di tutte le età, ma anche delle iniziative già realizzate e dai progetti in corso di elaborazione, l'amministrazione comunale di Ronchi dei Legionari cerca di farsi ancora più spazio e di giocare un’altra “carta”. Proprio nei giorni scorsi, infatti, la giunta ha avanzato la sua candidatura per l’ottenimento della qualifica di “Città che legge”, promossa dal Centro per il libro e la lettura d’intesa con l'Anci. Un'iniziativa che intende, attraverso questa qualifica, riconoscere e sostenere la crescita socio-culturale attraverso la diffusione della lettura come valore riconosciuto e condiviso, in grado di influenzare positivamente la qualità della vita individuale e collettiva.

Ronchi dei Legionari ci spera, ma non sta alla finestra, mettendo in calendario altre importanti iniziativa. «Credo che questa qualifica, se assegnata - dice l’assessore alla Cultura, Mauro Benvenuto - ci identificherà ancora di più come città della cultura, in un contesto di garante all’accesso ai libri e alla lettura, attraverso rassegne e attraverso eventi che mobilitano e incuriosiscono i non lettori. Ce la stiamo mettendo tutta».

Le amministrazioni comunali devono essere in possesso di alcuni requisiti e Ronchi dei Legionari li ha davvero tutti. Si parte dall’esistenza di un festival, una rassegna o una fiera in grado di mobilitare i lettori e di attivare i non lettori. E qui trovano posto le rassegne promosse dalla biblioteca comunale, la prossima, a marzo, sarà “Primavera in arte”, ma anche il “Festival del Giornalismo” che, a giugno, raggiungerà la sua terza edizione, mentre è in progetto una grande manifestazione per il prossimo aprile, alla vigilia della “Giornata mondiale del libro”. E, ancora, ci deve essere la presenza di una o più biblioteche di pubblica lettura, la città ne possiede due, di una o più librerie sul territorio e la promozion di iniziative congiunte di promozione della lettura tra biblioteche, scuole, librerie ed associazioni. Ed anche in questo settore non ci dovrebbero essere problemi.

«Essere una “Città che legge” - aggiunge Benvenuto - non sarà solo avere un’etichetta, un marchio, ma lo sprone per fare ancora meglio in questo settore e per implementare le iniziative che già oggi permettono a moltissime persone di avvicinarsi al mondo dell’editoria». L'inserimento in elenco consentirà alle amministrazioni comunali di partecipare ai bandi che il Centro per il libro lancerà a partire dal 2017 per attribuire finanziamenti e incentivi che premino i progetti più meritevoli in base alle categorie che saranno definite. (lu.pe.)

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