Il Consiglio regionale del Fvg affossa anche l’ultimo tentativo per la legge sul “Fine vita”

Bocciatura a maggioranza (24 no e 17 sì) dell’atto presentato da Bullian (Patto): è il quarto no

Valeria Pace
Bullian durante un dibattito sul fine vita in Consiglio regionale Foto Lasorte
Bullian durante un dibattito sul fine vita in Consiglio regionale Foto Lasorte

Il Consiglio regionale affossa anche l’ultimo tentativo possibile di un'azione politica da parte del Friuli Venezia Giulia sul fine vita: il voto alle Camere, ossia una delibera che permette di far arrivare direttamente sul tavolo dei presidenti di Camera e Senato e della premier Giorgia Meloni la richiesta di adoperarsi perché si legiferi su un tema.

Nella fattispecie – si legge nell’atto presentato a prima firma dal consigliere Enrico Bullian (Patto) – «la possibilità di ciascuna cittadina e ciascun cittadino di scegliere e ottenere con tempi certi e procedure lineari un fine vita dignitoso, a partire da quanto stabilito dalla sentenza della Corte costituzionale 242/2019 sul suicidio medicalmente assistito per le persone con patologie irreversibili e in condizioni di sofferenza intollerabili». Mercoledì 30 ottobre arriva la bocciatura a maggioranza con 24 no e 17 sì.
È il quarto no sul fine vita dell’assemblea legislativa regionale, che segue la bocciatura di una mozione di Bullian sul tema, poi il no in Commissione e quello in Aula alla legge di iniziativa popolare presentata grazie a oltre 8 mila firme raccolte in regione dall’associazione Coscioni.

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