Il dizionario “bisiac”, 30 anni di ricerche in 500 pagine

La Bisiacaria arricchisce il suo bagaglio culturale aggiungendo un altro prezioso tassello alla storia e alle tradizioni locali. Venerdì sera, infatti, nella sala della biblioteca comunale di Monfalcone, davanti a un pubblico numeroso e attento è stato presentato il “Dizionario popolare Italiano-Bisiàc” illustrato (perché inizialmente concepito per i bambini), autore Aldo Buccarella, già noto per aver scritto libri di poesie, racconti e studi sul dialetto. Si tratta di un volume di 500 pagine, molto elaborato nel contenuto, studiato nei minimi particolari che ha richiesto trent’anni di ricerca, gli ultimi dieci con la collaborazione del gruppo Incontri Bisiachi e in particolare con gli esperti Vittorio Spanghero di Turriaco e Gastone Borelli di Monfalcone. Contiene 12mila termini, modi di dire, esclamazioni, proverbi, detti, filastrocche, disegni (realizzati dagli alunni del comprensivo Randaccio) e fotografie. Un’opera unica. Nel contenuto anche usanze, soprannomi di famiglia e credenze locali alcune in disuso, ma sempre attuali per gli otto comuni della Bisiacaria.
«Il dizionario non è solo una raccolta di parole del passato – spiega Buccarella – ma rappresenta la vita vissuta della nostra comunità, gli usi, le massime che ricordano l’infanzia, un mezzo per dialogare con i propri coetanei, anche se non locali. I termini bisiachi si prestano molto bene alla satira».
«Ho fotografato il dialetto degli ultimi 120 anni – aggiunge Buccarella - e i pregi sono soprattutto due: innanzitutto da oggi non andrà più perso nessun vocabolo del passato, poi rappresenta un ponte importante tra gli studi dei dizionari del passato con il futuro». Un evento eccezionale, insomma, caratterizzato dalla presenza di esperti del settore come il professor Silvio Cumpeta che definisce il dizionario «la sintesi della storia della cultura bisiaca». Per l’esperta in linguistica, la dottoressa Irene Vidal, «già il titolo del volume – dice – racchiude l’essenza e la genesi della storia del dizionario».
Roberto Covaz giornalista, scrittore e narratore rivolge un appello alle istituzioni per non disperdere questo patrimonio del territorio e li invita a promuovere un “Festival storico” per arricchire le tradizioni della Bisiacaria. Sono intervenuti anche il sindaco Silvia Altran, l’assessore alla Cultura, Paola Benes e il presidente di Incontri Bisiachi, Giorgio Iuretta. Ha coordinato con maestria il dibattito Giancarlo Blasini. «Un’ultima annotazione - ha concluso Bucarella -: se oggi sono qui e illustrate quest’opera devo ringraziare soprattutto la persona che mi ha donato il suo fegato e che con il suo gesto mi ha consentito di continuare a vivere».
Ciro Vitello
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